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E’ arrivata anche in Italia la ‘sorella’ di Omicron. Gli scienziati: “Non può da sola provocare altre ondate di Coronavirus”

Anche in Italia si è manifestata la sorella di Omicron, quella già denominata Due. Aveva fatto la sua comparsa in alcuni Paesi del mondo, a partire da inizio dicembre, è stata segnalata una potenziale “sorella” della variante Omicron del Covid-19: la sotto-variante è stata ribattezzata Omicron 2. I primi casi sono stati segnalati anche in Italia. Questa nuova sotto-variante è ora sotto la lente dei ricercatori: il codice di riferimento è indicato con la sigla BA.2, essendo Omicron BA.1. Si differenzia dalla versione originaria di Omicron per alcune mutazioni, anche nella proteina Spike.La variante BA.2 appartiene allo stesso ceppo di Omicron, ma si distingue dalla “sorella maggiore” per alcune mutazioni. In particolare, BA.2 condivide 32 mutazioni con BA.1, ma presenta anche 28 mutazioni uniche. In tutto ha 70 mutazioni in più rispetto al ceppo originario Wuhan, mentre BA.1. ne ha 53. Per ora gli scienziati sembrano concordare sul fatto che che BA.2 non possa da sola provocare altre ondate di coronavirus, ma non è escluso che possa sostituire la BA.1 nei prossimi mesi.

Secondo i primi approfondimenti, Omicron 2 potrebbe essere ancor più trasmissibile di Omicron e più difficile da individuare attraverso i test ordinari. Ma – stando ai primissimi dati elaborati in alcuni dei primi Paesi in cui è comparsa (India e Danimarca) e ora sotto esame di medici e scienziati in tutto il mondo – Omicron 2 non sembra avere effetti più gravi sui pazienti né una maggiore potenziale resistenza ai vaccini. Gli esperti, però, concordano sul fatto che debba essere monitorata e tenuta sotto controllo.

“Sembrano poter esserci differenze minime nell’efficacia dei vaccini su BA.1 o BA.2″, ha scritto su Twitter il professor Tom Peacock, virologo all’Imperial College di Londra, aggiungendo che “dati più solidi sono attesi nelle prossime settimane” ma sottolineando comunque di dubitare “personalmente che questa (mutazione) possa avere un impatto significativo sull’andamento dell’ondata di contagi Omicron”. Inoltre, non risulta che la nuova sotto-variante abbia assunto un ruolo predominante rispetto al ceppo originario in alcuna area del pianeta.

La nuova sotto-variante è presente anche in Italia: è stata sequenziata per la prima volta in Liguria, come spiega il Policlinico San Martino. Due i casi accertati: uno dopo il sequenziamento di routine al San Martino, il secondo invece è emerso dal sequenziamento di un campione derivante dal monitoraggio nazionale, che coinvolge il laboratorio di Igiene diretto dal professor Giancarlo Icardi. Su Gisaid sono stati depositati anche casi di BA.2 provenienti da Lombardia, Piemonte e Campania.

La nuova sotto variante di Omicron BA.2 è già stata identificata anche negli Stati Uniti in circa 20 Stati. Al 25 gennaio, secondo la banca dati Gisaid, i casi individuati negli Usa erano un centinaio. “Al momento è troppo presto per determinare se la BA.2 è più trasmissibile o più potente della variante Omicron originale BA.1. Ma la sua diffusione e i suoi effetti vanno tenuti sotto controllo”, ha detto Kristen Nordlund, la portavoce dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie.

aggiornamento pandemia Covid ore 12.01

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