La guerra di Putin

Mosca ammette l’affondamento della sua ammiraglia Moskva nel Mar Nero. Gran parte dell’equipaggio sarebbe disperso

L’ammiraglia della flotta russa nel mar Nero è affondata. A ventiquattr’ore dall’attacco da Odessa con missili Neptune rivendicato da Kiev, Mosca annuncia la definitiva perdita dell’incrociatore Moskva, colato a picco nelle gelide acque al largo dell’Ucraina meridionale dopo aver “perso stabilità mentre veniva rimorchiato durante una tempesta”. Secondo la Difesa russa, la nave è affondata “nel mare agitato a causa del danno allo scafo, avvenuto durante l’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo. Dopo che l’equipaggio di circa 500 marinai era stato evacuato, il Pentagono, che aveva confermato “almeno un’esplosione” ma non la sua causa, la dava diretta al porto di Sebastopoli, in Crimea, per un disperato tentativo di rimetterla in sesto. Questa ultima missione è però fallita, e il gigante da 12.500 tonnellate e 750 milioni di dollari, è colato a picco, insieme alla credibilità di Putin e dei suoi generali sul campo. Con il Moskva, si teme possa essere finita negli abissi anche una testata nucleare che, secondo voci non confermate, avrebbe fatto parte del suo arsenale. Il fatto che la Moskva sia affondata per il Pentagono è un “colpo duro” per la flotta russa. Su quanto accaduto sull’incrociatore le versioni sono quindi discordanti. Il governatore dell’oblast di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, aveva scritto su Telegram: “I nostri missili antinave Neptune hanno colpito e causato danni gravissimi all’incrociatore russo”. E Kiev aveva fatto sapere che i danni erano ingenti e che l’incrociatore stesse affondando. Una nota russa aveva subito smentito che la nave stesse affondando: “Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L’incrociatore Moskva rimane a galla”. Aveva aggiunto che erano in corso le indagini per stabile le cause dell’incendio che ha provocato l’esplosione delle munizioni. Aveva anche precisato che l’ammiraglia russa nel Mar Nero sarebbe stata rimorchiata in porto. Più tardi, il ministero della Difesa russo ha spiegato che l’incrociatore “ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta”. Secondo Mosca, la nave “ha perso stabilità a causa del danno allo scafo, avvenuto durante l’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo. L’incrociatore affondato è lo stesso che il 24 febbraio dette l’ultimatum per la resa ai 13 marinai ucraini sull’Isola dei Serpenti con le parole, gridate attraverso un megafono: “Questa è  una nave militare russa, arrendetevi e deponete le armi, altrimenti apriremo il fuoco”. I militari risposero: “Nave da guerra russa, vai a farti f**tere”. L’audio divenne virale sui social e fece il giro del mondo. I marinai in un primo momento vennero creduti morti. Furono fatti invece prigionieri e liberati, il 25 marzo, nel primo scambio di prigionieri concordato con Mosca dall’inizio della guerra.L’affondamento dell’incrociatore lanciamissili Moskva, preceduto il 24 marzo scorso dall’affondamento di un’altra nave russa di classe Alligator, “probabilmente spingera’ la Russia a rivedere la sua posizione nel Mar Nero”: lo ha scritto l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla guerra in Ucraina. 

Incrociatore Moskva, i superstiti sarebbero 58 su un equipaggio di 510 persone

Il numero dei marinai salvati dell’incrociatore Moskva, nave ammiraglia delle forze russe nel Mar Nero affondata ieri mentre veniva rimorchiata verso la Crimea, “è stato di 58 persone su uno staff di 510”. Lo ha annunciato un noto oppositore russo, l’ex deputato della Duma di Stato Ilya Ponomarev. “Secondo i dati aggiornati, il numero dei marinai salvati della ‘Moskva’ è stato di 58 persone dello staff di 510”, ha scritto Ponomarev su Facebook. Il presidente russo Vladimir Putin non ha intenzione di tenere alcun incontro per discutere dell’affondamento dell’incrociatore Moskva. Ad affermarlo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass: “No, il presidente non ha in programma incontri del genere. Questa è una prerogativa dei militari”.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 16.22

Related posts

Il generale delle forze armate statunitensi Mark Milley dubitava della capacità delle forze armate ucraine di restituire i territori perduti

Redazione Ore 12

Zelenskyj: “Gli alleati ci difendano come hanno protetto Israele”. Per Cameron sarebbe una escalation con la Russia

Redazione Ore 12

Zelensky guarda al futuro: “L’Ucraina deve diventare il paese più libero, moderno e sicuro d’Europa”

Redazione Ore 12