Esteri

Afghanistan, gli Usa ammettono errore: “Drone ha colpito auto sbagliata”. Nell’attacco uccisi 10 civili e tra questi 7 bambini

Il Pentagono ha ammesso che l’attacco con un drone a Kabul poco prima del ritiro delle truppe americane ha colpito un veicolo sbagliato e ucciso 10 civili innocenti. Lo ha detto il generale Kenneth McKenzie, del Comando centrale Usa, parlando di un “tragico errore”. Come ora ha ammesso il generale Kenneth McKenzie, del comando centrale Usa, porgendo le più profonde condoglianze ai famigliari delle vittime, quel giorno nel caos di Kabul gli statunitensi hanno attaccato un bersaglio segnalato ma senza sapere veramente chi stessero colpendo. L’obiettivo era un presunto kamikaze con un’auto piena di esplosivo che era diventato una minaccia concreta per le truppe statunitensi coinvolte nelle evacuazioni all’aeroporto di Kabul. Quella minaccia c’era ed era reale come hanno dimostrato le esplosioni mortali allo scalo ma non era rappresentata da quell’auto ferma nel cortile di una casa della capitale afghana pieno di bimbi. Quella Toyota era completamente innocua e apparteneva al 43enne operatore umanitario di lunga data Zemari Ahmadi, ucciso nel raid insieme a nove membri della sua famiglia, tra cui sette bambini. A ribadirlo dopo le inchieste giornalistiche, ora è anche un’indagine militare degli Stati Uniti.
aggiornamento crisi Afghanistan del 18 settembre ore 14.50

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