Economia e Lavoro

Aiuti all’Italia per 1,7 miliardi destinati allo sviluppo delle attività eco-sostenibili

 

La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti italiano da 1,7 miliardi di euro a sostegno degli investimenti in una serie di attività ecosostenibili, così classificate in base al fatto che non violano, in particolare il principio Ue di “non arrecare un danno significativo” all’ambiente.
Il regime di aiuti è stato approvato nell’ambito del Quadro temporaneo della Commissione per le misure di aiuto di Stato, e sarà finanziato sia dal bilancio nazionale che dalle risorse messe a disposizione attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza (il fondo Rrf) di “NextGenerationEU”. Gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette e di prestiti a tassi d’interesse inferiori a quelli di mercato. Il sostegno pubblico sarà utilizzato per finanziare investimenti in attivi materiali e immateriali in grado di agevolare lo sviluppo di alcune attività economiche importanti per la ripresa economica ed ecosostenibili, in particolare: 1) contratti di sviluppo a sostegno di investimenti su larga scala connessi ad attività industriali, turistiche e di tutela dell’ambiente; 2) energie rinnovabili e batterie; 3) veicoli elettrici e veicoli connessi; 4) il rilancio delle aree colpite dalla crisi industriale.
L’Italia garantirà che tutti gli investimenti finanziati non vadano a sostenere attività che violino il principio Ue di “non arrecare un danno significativo” all’ambiente. L’importo degli aiuti individuali non supererà, in linea di principio, i 10 milioni di euro per beneficiario. Si prevede che potranno beneficiare del regime di aiuti tra 100 e 500 imprese. La Commissione ritiene che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite nel Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, in quanto 1)l’importo degli aiuti per beneficiario non supera l’1% della dotazione totale; 2) potranno beneficiare degli aiuti gli investimenti in attivi materiali e immateriali, ma non gli investimenti finanziari; 3) gli aiuti non supereranno le intensità massime stabilite nel Quadro di riferimento temporaneo; 4) il sostegno pubblico sarà concesso entro il 31 dicembre 2022. La Commissione ha concluso che la misura italiana è necessaria, appropriata e proporzionata ai fini della promozione di investimenti a favore di alcune attività economiche importanti per una ripresa sostenibile, in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul Funzionamento dell’Ue. Il regime è stato quindi approvato in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.
“Questo regime di aiuti da 1,7 miliardi di euro – ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza -, aiuterà l’Italia a tracciare il percorso verso una ripresa più rapida e sostenibile, in linea con le norme sugli aiuti di Stato e con il piano nazionale italiano per la ripresa e la resilienza. Si tratta di un passo importante per colmare il divario di investimenti creato dalla crisi. Continuiamo a lavorare in stretta collaborazione con gli Stati membri – ha concluso Vestager – per garantire che le misure di sostegno che gli Stati mettono a punto per rilanciare ed attirare gli investimenti privati possano essere attuate nel modo più rapido ed efficace possibile, in linea con le norme dell’Ue”.

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