Roma Capitale

Al termine di un’articolata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Ostia Antica hanno denunciato a piede libero, con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio in concorso, 2 romani con precedenti residenti ad Acilia e Centro Giano. Le indagini sono scattate a seguito dell’incendio di 2 autovetture appiccato, nella tarda serata del 15 aprile scorso, in via del Collettore Primario. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno sin da subito intuito che l’incendio, che aveva interessato le auto intestate ad un imprenditore del posto, non era stato accidentale. Nell’immediatezza i militari si sono messi alla ricerca di ulteriori indizi e nelle vicinanze hanno rinvenuto, gettata all’interno di un canale, una tanica di benzina vuota. Sono così scattate le indagini che, attraverso l’escussione della vittima, le analisi delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona e tramite l’esame del traffico telefonico e delle rilevazioni GPS di alcuni sospettati, hanno consentito di individuare i possibili autori del reato. Uno di questi, un 46enne di Acilia, messo sotto pressione dalle domande dei militari, ha, infine, confessato, motivando il proprio gesto come una vendetta per un presunto debito non onorato dalla vittima. A seguito della confessione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda, arrivando ad identificare anche il complice. I due incendiari sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Roma.

Al termine di un’articolata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Ostia Antica hanno denunciato a piede libero, con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio in concorso, 2 romani con precedenti residenti ad Acilia e Centro Giano. Le indagini sono scattate a seguito dell’incendio di 2 autovetture appiccato, nella tarda serata del 15 aprile scorso, in via del Collettore Primario. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno sin da subito intuito che l’incendio, che aveva interessato le auto intestate ad un imprenditore del posto, non era stato accidentale. Nell’immediatezza i militari si sono messi alla ricerca di ulteriori indizi e nelle vicinanze hanno rinvenuto, gettata all’interno di un canale, una tanica di benzina vuota. Sono così scattate le indagini che, attraverso l’escussione della vittima, le analisi delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona e tramite l’esame del traffico telefonico e delle rilevazioni GPS di alcuni sospettati, hanno consentito di individuare i possibili autori del reato. Uno di questi, un 46enne di Acilia, messo sotto pressione dalle domande dei militari, ha, infine, confessato, motivando il proprio gesto come una vendetta per un presunto debito non onorato dalla vittima. A seguito della confessione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda, arrivando ad identificare anche il complice. I due incendiari sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Roma.

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