Per il Capodanno buddista, la giunta militare che ha preso il potere in Birmania con un colpo di stato lo scorso 1 febbraio, ha concesso un’amnistia generale, rilasciando 23.000 detenuti comuni, ma senza, a quanto pare, includere manifestanti e oppositori arrestati in questi mesi di protesta pro-democrazia. Lo rivela una fonte carceraria birmana, che ha chiesto l’anonimato.