Covid

Anche il professor Locatelli vede un futuro positivo: “Non avremo un autunno come quello dello scorso anno. Via le mascherine tra un mese e mezzo”

(Red) Il prudente e compassato e da sempre rigorista, Franco Locatelli,Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Cts per una volta si mostra ottimista nella battaglia contro la diffusione dei contagi da Covid e sulla ripartenza piena del Paese. Lo fa in una intervista concessa al quotidiano la Repubblica dove guardando i dati sulla diffusione del contagio grazie all’istituzione delle ‘zone colorate’ e soprattutto a quelli ottenuti dalla campagna vaccinale, per una volta passa dalla parte degli ottimisti e di chi, per una volta, sceglie una proiezione positiva per il Paese: “Direi che siamo alla svolta. Io sono sempre stato prudente, ma i dati sono consolidati nella direzione di una marcatissima riduzione di nuovi casi ed è quel che più conta, di forme gravi o fatali di Covid. Possiamo rivendicare che il rischio ragionato con il quale sono state progettate le riaperture non era così poco solido come qualcuno aveva ipotizzato. Sono netto nel dire che, ovviamente continuando ad avere responsabilità e prudenza, il prossimo autunno non sarà come quello che abbiamo vissuto nel 2020. Ad oggi abbiamo il 40% della popolazione che ha avuto almeno una dose di vaccino e il 21% l’intero ciclo vaccinale. Tutte le evidenze che abbiamo dicono che i vaccini a disposizione comunque prevengono da forme gravi di malattia, qualunque sia la variante”. Nell’intervista, Locatelli dice la sua anche su chi vorrebbe nell’immediato togliere di mezzo le mascherine:”Capisco la voglia delle persone di emanciparsi da un oggetto anche molto simbolico. Andrà fatto un percorso graduale, partendo dai contesti all’aperto, dove ci sono minori rischi di contagio, per poi passare al chiuso. Aspettiamo ancora un mese, un mese e mezzo. Entro metà luglio affronteremo anche questo aspetto”, conclude.

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