Cronaca

Ardea, le prime parole della madre del killer: “E’ rientrato in casa con la pistola in pugno, era confuso e trafelato. Ho capito subito che aveva combinato qualcosa di brutto e sono fuggita”

“L’ho visto rientrare in casa con la pistola, era trafelato, confuso e con il viso tirato. Ho capito subito che aveva combinato qualcosa di molto brutto e sono uscita fuori”. Queste le prime parole di Rita Rossetti, la madre del killer di Ardea, Andrea Pignani (nella foto) ai negoziatori del Gruppo intervento speciale dei Carabinieri che avevano da poco trovato il 34enne morto suicida nella villetta di viale Colle Romito 238. Come riportato da Il Messaggero, la donna ha raccontato che il figlio da tempo “si comportava come un estraneo. Da circa un anno viveva autonomamente nel piano superiore e nella mansarda di casa. Quando aveva bisogno di acquistare qualcosa lo faceva ordinandolo su internet. “Andrea soffriva di manie di persecuzione – ha spiegato ancora la madre agli inquirenti -. Si sentiva osservato, seguito. Era convinto che tutto il mondo ce l’avesse con lui, compresi noi genitori e la sorella. Diceva che ci eravamo tutti coalizzati contro di lui, anche i colleghi dell’ufficio di consulenza in cui lavorava. Ci incolpava di tutto, anche di rivelare suoi presunti segreti a terze persone. Aveva preteso che togliessimo tutte le sue foto che erano in casa e ha voluto cancellarle pure dai social e da tutti i nostri telefonini. L’unico essere a cui era rimasto affezionato era il suo cagnolino”. Infine sono poche le tracce lasciate da Pignani in Rete. Sui social il suo nickdame era “Mr Hyde 86” (il suo anno di nascita). Si faceva chiamare così, come l’alter ego del dottor Jekyll: le due nature dell’animo umano, quella buona (Jekyll) e quella malvagia (Hyde). Ma aveva pochi amici: 124 su Facebook e 38 su Flickr. “Sono colui che attraversò l’abisso delle ere e si soffermò sul ciglio dell’umanità”, scriveva.

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