La guerra di Putin

Armi biologiche in Ucraina, la preoccupazione cinese

La Cina ha espresso “preoccupazione” per le informazioni diffuse dalla Russia in merito a rischi di sviluppo di armi biologiche in Ucraina.

L’occasione è stata una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu al Palazzo di vetro, a New York, convocata su richiesta di Mosca.
L’ambasciatore cinese Zhang Jun ha detto che Pechino attribuisce “grande importanza alla bio-sicurezza e si oppone in modo fermo allo sviluppo, al possesso e all’uso di armi biologiche e chimiche in qualsiasi Paese”.

Durante la riunione la posizione di Mosca era stata espressa dal diplomatico Vasily Nebenzya. Stando alla sua ricostruzione, le forze russe hanno trovato prove di una rete di “almeno 30” laboratori di ricerca biologica in Ucraina.

La tesi dello sviluppo di questi tipo di programmi da parte di Kiev è stata definita infondata dall’ambasciatrice statunitense Linda Thomas-Greenfield. Secondo la rappresentante di Washington, “la Russia sta cercando di utilizzare il Consiglio di sicurezza per legittimare la sua disinformazione e giustificare la guerra del presidente Putin contro il popolo ucraino”.

Durante la riunione si è parlato anche delle prospettive negoziali. Secondo Zhang, i colloqui che si sono tenuti nei giorni scorsi tra Russia e Ucraina sono “passi positivi per poter raggiungere la pace”. Pechino, ha aggiunto l’ambasciatore, “giocherà un ruolo nel tentativo di favorire una de-escalation”.

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aggiornamento la Guerra di Putin ore 9.03

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