L’ultima seduta dell’Assemblea capitolina, che si è riunita in seconda convocazione, ha chiuso i lavori nell’Aula Giulio Cesare senza numeri, dopo aver affrontato le due ultime delibere all’ordine dei lavori contenenti la ratifica di un accordo transattivo tra Comune di Roma-Bccr per la copertura dei mutui dei punti verdi qualità, e due debiti fuori bilancio. Le opposizioni hanno garantito i numeri fino all’approvazione delle delibere concordate, ma lo hanno fatto cadere immediatamente dopo senza consentire alla Giunta Raggi l’esame della delibera di riordino delle partecipate. “Siamo qui a due giorni dal voto ed è l’ennesima dimostrazione del fallimento di questa amministrazione. In bocca al lupo a tutti voi che vi candidate”, ha commentato il capogruppo Pd Giulio Pelonzi salutando i colleghi perché non ricandidato. Stefano Fassina, di Sinistra per Roma, anche lui non ricandidato, ha ringraziato i colleghi “della minoranza, perché in questi 5 anni non ho fatto opposizione pregiudiziale, ma concentrata sul merito. Concludo questa esperienza con una grande gratitudine perché fare il consigliere della Capitale è un grande privilegio, da mettere al servizio dei cittadini”. “Avremmo evitato questa convocazione dell’ultimo giorno, perché questa delibera avrebbe dovuto essere discussa anni prima, e non si doveva nemmeno provare a inserire una delibera su Roma Metropolitane e Farmacap che sono state devastate in questi cinque anni”, ha concluso il capogruppo Fdi Andrea De Priamo.
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