Roma Capitale

Audizione in Consiglio Regionale del Lazio del Garante dei detenuti e del Difensore Civico

Audizione in I Commissione – Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia, presieduta da Sara Battisti, sulla proposta di legge regionale n. 201 del 16 dicembre 2019, concernente: “Testo Unico in materia di Organi di Garanzia”, di iniziativa del vicepresidente del Consiglio regionale, Devid Porrello, e altri.  I Garanti dei detenuti e dell’infanzia ed adolescenza, rispettivamente Stefano Anastasia e Monica Sansoni, e il Difensore civico Marino Fardelli, invitati all’audizione,  hanno rimarcato soprattutto gli aspetti delle esigenze di organico dei loro rispettivi uffici e della esatta definizione delle competenze che ci si attende da questa legge. Per Stefano Anastasia, garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, si tratta di una proposta molto utile, che fa seguito all’impegno dell’estensore Porrello nell’ambito della Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali, sulla base  delle linee guida ad essa fornite; nulla da eccepire da parte di Anastasia sulla parte generale, per quanto riguarda le competenze della figura, invece, si rileva che non si trova nella proposta una specificazione di quali siano le condizioni di privazione della libertà, che non sono limitate al carcere, dovendo tenersi in considerazione anche i Cie e le strutture in cui si svolgono i trattamenti sanitari obbligatori. Capire inoltre i criteri di intervento in aree limitrofe agli altri garanti, ad esempio, sui minori con la Garante infanzia, è molto importante secondo Anastasia. Si parla poi nella proposta di “poteri raccomandatori” che però, al di fuori del caso dell’amministrazione regionale, potrebbero dar luogo a conflitti di competenza, ha proseguito il Garante, per il quale è anche importante la previsione di possibilità di esprimere pareri, in caso di preparazione di atti legislativi o amministrativi che tocchino le competenze dell’organo. Così come importante è la previsione dell’articolo 8, per cui a ogni organo corrisponde un ufficio, ma per contro si rileva che non sono presenti nella proposta le figure dei coadiutori e non viene inserita una previsione di bilancio per le spese delle strutture. Manca anche la previsione della possibilità di avvalersi di consulenze tecniche qualificate, cosa che almeno nella materia di competenza di Anastasia assume rilievo, e quella di avvalersi di una segreteria particolare per l’organo, che al momento non ha neanche un dirigente. Infine, le indennità di carica sono state ridotte, a fronte di una estensione delle competenze, ha aggiunto Anastasia.

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