Economia e Lavoro

Automotive, Fiom Cgil chiede un piano straordinario per il comparto. Il nodo Stellantis

 

“Stellantis presenterà il nuovo piano strategico il 1° marzo 2022. Chiediamo l’apertura di un confronto immediato con l’amministratore delegato per riportare a pieno regime gli stabilimenti italiani”. A dirlo è il segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile automotive Michele De Palma, precisando che “la capacità installata degli stabilimenti italiani è di un milione e mezzo di veicoli, ma attualmente se ne producono in media 700 mila, meno della metà”.

De Palma ha così concluso l’assemblea regionale della Fiom Cgil Campania, dal titolo “Allarme automotive”, che si è tenuta giovedì 9 dicembre presso la Sala Convegni Feltrinelli (ex Distilleria) di Pomigliano D’Arco (Napoli). All’assemblea hanno partecipato anche Simone Marinelli (coordinatore nazionale Fiom settore automotive), Massimiliano Guglielmi (segretario generale Fiom Campania), Nicola Ricci (segretario generale Cgil Campania), i segretari territoriali della Fiom, le delegate e i delegati metalmeccanici, i rappresentanti delle categorie Filctem e Filcams Cgil.

“C’è una grossa incognita sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Campania: in tutti gli stabilimenti di Pomigliano, Nola e Pratola Serra continua il ricorso agli ammortizzatori sociali”, ha proseguito De Palma, evidenziando che per “per Pomigliano non basta solo l’avvio della linea del Tonale, occorre garantire anche la produzione della Panda per il prossimo futuro. E servono prospettive nella transizione nello stabilimento di Pratola Serra dove si producono motori diesel”. ’assemblea, dunque, lancia un messaggio molto importante a Stellantis e al governo. “Serve un piano straordinario per l’automotive in Italia”, ha concluso il segretario nazionale Fiom Cgil: “Chiediamo l’apertura di un confronto vero con il governo e Stellantis. Il futuro produttivo e occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di Stellantis e di tutta la filiera della componentistica si decide adesso”.

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