Roma Capitale

Autori di reati, percorso di riabilitazione con Enti Locali e Tribunale di Roma

Un accordo per potenziare e semplificare le norme che regolano i percorsi di recupero degli autori di reato e in particolare l’accesso e la fruizione delle cure per i soggetti affetti da patologie psichiatriche o da dipendenze che sono entrati nel circuito penale. È questa una parte del contenuto dell’intesa firmata oggi, presso la Corte d’Appello di Roma, tra il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, il Presidente della Corte d’Appello di Roma, Giuseppe Meliadò, il Capo Dipartimento Giustizia minorile e di Comunità, Gemma Tuccillo, il Garante dei Detenuti, Stefano Anastasia, il Presidente del Tribunale di Roma, Roberto Reali, il Procuratore della Repubblica di Roma, Francesco Lo Voi, il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti, il Preside della Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza Università di Roma, Oliviero Diliberto e il Direttore Generale ASL Roma 1, Angelo Tanese.
Primo obiettivo del protocollo è quello di trasformare la pena in un’opportunità di riscatto e di cambiamento grazie al potenziamento degli istituti che prevedono la Messa alla Prova e di tutti quegli altri istituti che sono volti al recupero dell’autore di reato. Grazie alla presenza all’interno del Tribunale di uno Sportello gestito dalla Asl Roma 1, la prima ad aderire all’accordo, sarà possibile garantire anche continuità assistenziale ai soggetti affetti da patologie da dipendenze o psichiatriche. Previsto infatti un programma specifico di trattamento con presa in carico terapeutica. Con l’ASL Roma 1 viene dunque avviata una prima sperimentazione, rafforzando lo sportello già presente all’interno del presidio giudiziario di Piazzale Clodio grazie alla presenza di operatori, specificatamente formati, del sistema sanitario. “Questo protocollo è un esempio di sinergia tra le diverse istituzioni, frutto di un percorso che non si è mai interrotto ed è stato condiviso e migliorato nel tempo con un unico importante obiettivo: tutelare sempre il principio che chi sbaglia deve scontare una pena rispettosa della dignità umana e volta alla sua rieducazione, al suo reinserimento all’interno della società, trovando anche soluzioni alternative alla pena detentiva. In questi anni, la Regione non ha mai tralasciato il tema dei diritti della popolazione carceraria, a partire dal diritto alle cure e all’assistenza sociosanitaria, che è nostra specifica competenza, rafforzando le misure anche nel corso della pandemia garantendo la vaccinazione ai detenuti e rafforzando la rete delle Rems nel Lazio”, ha detto il Zingaretti. “Siamo lieti di aderire attraverso il nostro Dipartimento di Salute Mentale all’accordo di rete per lo sviluppo delle misure di comunità, consolidando una collaborazione in atto da tempo con la Magistratura. La sperimentazione di un modello avanzato di misure non detentive potrà poi essere trasferita ad altre realtà territoriali”, ha aggiunto Tanese, Direttore Generale ASL Roma 1.

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