Economia e Lavoro

Bianchi (Istruzione): “Nessuna settimana corta nelle scuole e gli insegnanti non mancano”. Codacons: “Se ci sarà pronti ai ricorsi” 

 

La settimana corta a scuola? “Il governo non ne ha mai parlato perchè siamo convinti che tutti dobbiamo affrontare le problematiche  del caro energia, ma la scuola sia l’ultima, abbiamo già dato al Paese”. Lo ha detto  il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi intervistato da Unomattina. “Non mancano gli insegnanti . Abbiamo mantenuto il numero di docenti che avevamo prima del Covid, nonostante una forte riduzione degli studenti. Tra il 2021 e oggi sono stati persi quasi 200mila studenti”, ha assicurato il ministro. “Abbiamo 801mila insegnanti e 650mila a tempo indeterminato” ha detto il ministro spiegando che ci sono anche più di 90mila insegnanti di sostegno e 25mila insegnanti che stanno concludendo il concorso. “Rimangono 45mila insegnanti a tempo determinato perchè sostituiscono quelli che vanno in aspettativa: rappresentano il 5 %” , ha aggiunto. Insomma “diversamente dagli altri anni , abbiamo tutti quelli di ruolo e quelli a tempo determinato”. ” E’ la scuola della ripartenza. Tutto il Paese ha bisogno di ripartenza, di guardarsi negli occhi. Il governo ha ritenuto che la fase di emergenza fosse conclusa.Abbiamo perso molto. Ma siamo pronti per ogni evenienza. Teniamo monitorata la situazione in ogni parte del Paese”, ha spiegato ancora Bianchi. Sull’ipotesi settimana corta si esprime negativamente il Codacons.“Qualsiasi riduzione dell’orario scolastico comporterebbe danni alle famiglie, da un lato creando disagi e problemi organizzativi ai genitori, dall’altro attraverso una ingiusta compressione del diritto all’istruzione come conseguenza della diminuzione delle ore di insegnamento – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’emergenza bollette non si risolve certo intaccando la scuola e tagliando i servizi agli utenti, ma combattendo le speculazioni sui mercati e fissando tetti massimi ai prezzi di luce e gas, come hanno già fatto altri paesi europei”.
“Per tale motivo contrasteremo in ogni sede qualsiasi provvedimento che dovesse limitare o ridurre il diritto costituzionale all’istruzione come conseguenza del caro-energia” – conclude Rienzi.

Aggiornamento scuole ore 16.12

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