Sale la tensione nel Paese e ciò potrebbe avere serie ripercussioni internazionali.
L’ufficio dell’ex candidata presidenziale bielorussa Svetlana Tikhanovskaya, il Consiglio di coordinamento dell’opposizione, la Direzione nazionale anticrisi, lo staff dell’ex candidato presidenziale Valery Tsepkalo e altri rappresentanti hanno comunicato l’avvio dei preparativi per una “nuova fase attiva delle proteste” contro il presidente Aexander Lukashenko che gode della protezione del Cremlino.
“Noi, bielorussi, dovremmo fare tutto il possibile per liberare i prigionieri politici, mettere fine alla violenza e tenere elezioni giuste: dobbiamo agire perché si è aperta finestra di opportunità”, si legge in una nota citata dall’ agenzia di stampa russa Interfax.
Il capo dello Stato viene appoggiato da Mosca. Accusa l’ Occidente di voler creare il disordine nella nazione, fomentando rivote tramite le forze di opposizione e sottolinea che un eventuale conflitto, nel suo territorio, rappresenterebbe l’ avvio di “una nuova guerra mondiale”.