“Il lavoro dell’America in Afghanistan continua. Abbiamo un piano per il futuro e lo stiamo mettendo in atto”. Lo ha scritto su Twitter il Segretario di Stato americano Antony Blinken, annunciando lo spostamento della sede diplomatica di Washington da Kabul a Doha. “I voli militari statunitensi sono terminati e le nostre truppe hanno lasciato l’Afghanistan. E’ iniziato un nuovo capitolo dell’impegno americano con l’Afghanistan. E’ quello in cui condurremo con la nostra diplomazia”, ha dichiarato Blinken. “Esigeremo che i Talebani rispettino il loro impegno sulla libertà di movimento per i cittadini stranieri, i titolari di visto e gli afghani a rischio. La posizione internazionale su questo è forte e rimarrà forte”, ha proseguito Blinken. “Continuiamo a onorare tutti quegli uomini e donne coraggiosi, degli Stati Uniti e di molti altri paesi, che hanno rischiato o sacrificato le loro vite come parte di questa lunga missione in Afghanistan, fino ad oggi”, ha concluso. Intanto, va detto, che i soldati americani, prima di abbandonare lo scalo di Kabul, hanno intanto distrutto blindati e reso inutilizzabili velivoli militari, “demilitarizzando l’area” dell’aeroporto. Lo ha spiegato il generale Kenneth McKenzie, spiegando che le truppe hanno “demilitarizzato” 73 aerei, 70 veicoli tattici corazzati e 27 Humvee in modo che non venissero utilizzati dai Talebani. “Quei velivoli non voleranno mai più. Non potranno mai essere gestiti da nessuno”, ha detto McKenzie.