di Flavia Zandonati
Introdotto negli ultimi mesi dal governo italiano, il Bonus 200 euro è un sostegno per aiutare i lavoratori, i pensionati ma anche i disoccupati, combattere l’inflazione e contrastare i rincari della spesa che gli italiani stanno subendo. Attualmente il bonus è stato erogato solo a favore di alcune categorie di beneficiari, ovvero, i lavoratori dipendenti, del settore pubblico e privato che hanno percepito l’indennità aggiuntiva tramite busta paga nel mese di luglio 2022, e con le stesse modalità, il bonus è stato erogato a favore dei pensionati che hanno ricevuto i 200 euro insieme alla pensione.
Per i professionisti e lavoratori autonomi, l’arrivo del sostegno una tantum da 200 euro si è fatto attendere a lungo, ma a quanto pare anche per loro il grande giorno è arrivato. Dalla ore 12.00 del 26 settembre i lavoratori autonomi iscritti all’INPS, e i professionisti associati alle casse di previdenza privata che hanno registrato lo scorso anno un reddito complessivo pari o inferiore a 35mila euro, possono richiedere il bonus 200 euro. Si tratta di circa 3milioni di potenziali beneficiari per i quali sono stati stanziati 600milioni di euro.
Per questa categoria di beneficiari, l’erogazione non avverrà in modo automatico, ma il lavoratore autonomo dovrà presentare una domanda seguendo la procedura telematica messa a disposizione dall’Ente previdenziale di riferimento, nello specifico l’Inps o l’Associazione delle case previdenziali private.
Bisognerà accedere nella propria area personale sul sito, e nella domanda il soggetto interessato dovrà indicare di essere lavoratore autonomo o libero professionista, non titolare di pensione, di non essere percettore delle prestazioni di cui agli artt.31 e 32 del DL 50/2022. Inoltre dovrà dichiarare di non aver percepito un reddito complessivo superiore a 35mila euro nell’anno di imposta 2021 e di essere iscritto, alla data di entrata in vigore del sopra citato decreto legge, a una delle gestioni previdenziali dell’INPS ovvero ad una cassa professionale.
Il lavoratore dovrà allegare copia di un documento d’identità e del codice fiscale ed inoltre fornire il codice Iban per l’accredito dell’importo.
Va ricordato che l’erogazione del bonus avverrà seguendo l’ordine cronologico delle domande presentate che saranno accolte sulla base delle informazioni comunicate, queste informazioni tuttavia saranno oggetto di controllo futuro, ne consegue che eventuali illeciti saranno sanzionati. Per presentare domanda si ha tempo fino al 30 novembre. Come anticipato dall’Adepp, l’Associazione degli enti previdenziali privati, coloro che hanno i requisiti previsti dal DL n. 144 del 2022 potranno richiedere anche l’integrazione di 150 euro messa in campo per garantire una seconda tornata di sostegno contro il caro prezzi.
Tra i beneficiari dell’indennità una tantum dei 200 euro ci sono anche i titolai di Naspi e DIS-COLL, i beneficiari di disoccupazione agricola per il periodo 2022. Per queste categorie non serve presentare domanda, sarà l’Inps, infatti, ad accreditare d’ufficio la somma dei 200 euro con le stesse modalità di pagamento delle prestazioni di disoccupazione nel mese di ottobre.
Ovviamente il bonus spetta a condizione che i predetti soggetti non ne abbiano fruito ad altro titolo. La regola generale, infatti vuole che il bonus sia erogato una sola volta per ciascuna persona fisica.
Novità importanti sono state introdotte con la pubblicazione in gazzetta ufficiale del Decreto Aiuti Ter: ulteriorimisure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) sono state adottate dal governo. Tra le misure più attese senz’altro l’indennità una tantum di 150 euro, ristoro che replica e integra l’analogo bonus dei 200 euro previsto dal primo Decreto Aiuti.
Va però precisato che il nuovo sostegno, rispetto al precedente prevede requisiti reddituali più stringenti, differenziati a seconda della tipologia di percettore e in ogni caso la sfera dei beneficiari sarà sicuramente più ridotta.