“Lo chiediamo da giorni: revocare subito incarico a veterinario in affido diretto e, nelle more dell’esecuzione di un bando serio, ampliare i servizi dell’attuale gestore”, cosi Flavia De Gregorio capogruppo in Assemblea Capitolina di Lista Civica Calenda Sindaco e Simonetta Novi, consigliera Lista Calenda Sindaco di VIII Municipio alla notizia dell’ennesimo cane moribondo a Muratella.
“A Rocky, uno dei 3 cani di Muratella da anni in cura per epilessia, il medico veterinario incaricato dal Dipartimento Ambiente con un affido diretto illegale, ha cambiato terapia, abbassando il dosaggio di Soliphen e introducendo il bromuro – proseguono le consigliere di Lista Civica Calenda Sindaco – Da ieri pomeriggio il cane ha crisi epilettiche che da questa mattina sono diventate a grappolo. Il veterinario incaricato ha rifiutato il ricovero e non si è recato in canile per una visita. A causa della situazione disperata, la Asl ha sedato il cane e il gestore ha predisposto il ricovero presso una clinica privata veterinaria romana dove il cane è giunto in condizione disperate. E la cosa ancora più grave è che il Dipartimento Ambiente è informato di tutto da ieri e non è intervenuto”.
“Abbiamo denunciato l’inadeguatezza di questo professionista e l’illegalità della procedura di affido adottata. Cosa altro deve accadere per costringere il Dipartimento Ambiente a revocare questo incarico? Rocky ha 7 anni, è a Muratella dal 2019 ed in cura con il farmaco che da decenni viene somministrato in canile ai cani epilettici. In un mese di affido, 3 cani sono già morti, un cane sbranato è stato visitato con 18 ore di ritardo, ad un cane con otite cronica vengono lavate le orecchie con acqua di rubinetto e sapone dei piatti. L’Assessore Alfonsi porterebbe il suo cane a ricevere questi trattamenti con i 138.000 euro pagati dai cittadini romani? Pretendiamo un nuovo servizio veterinario per i cani dei canili romani o procederemo con esposto ad Anac ed in Procura della Repubblica”.