Roma Capitale

Carabinieri: una due giorni a Roma per il Trentennale della Convenzione sulla Biodiversità

In occasione del 30esimo anniversario della Convenzione per la Diversità Biologica, approvata il 22 maggio 1992 e successivamente aperta alla firma durante la conferenza di Rio de Janeiro, l’Arma dei Carabinieri celebra, con il convegno internazionale di 2 giorni “Nature in mind” ospitato da Palazzo Rospigliosi, quartier generale di Coldiretti a Roma, il valore della biodiversità all’insegna di un futuro più verde e sostenibile. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con i ministeri dell’Istruzione, della Transizione ecologica e delle Politiche agricole, con World Environmental Education Congress Network e in partnership, oltre a Coldiretti, con EarthDay Italia, Green Accord e Crea. All’inaugurazione, introdotta dal segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, hanno preso parte, tra gli altri, il comandante generale dell’arma dei Carabinieri Teo Luzi, il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato, il ministro per l’Agricoltura Stefano Patuanelli, la sottosegretaria alla Transizione ecologica Ilaria Fontana, la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, l’assessora capitolina a Ambiente e Agricoltura Sabrina Alfonsi in rappresentanza del sindaco Roberto Gualtieri e il presidente del Consiglio Regionale del Lazio Marco Vincenzi. Presente con un videomessaggio il ministro alla difesa Lorenzo Guerini. “In Italia la tutela ambientale recentemente ha trovato la massima espressione tra i principi fondamentali della nostra Costituzione”, ha ricordato in apertura dell’iniziativa il comandante generale Luzi, spiegando che “l’Arma ha voluto organizzare questo convegno per affrontare la tematica da diverse prospettive”. Per la salvaguardia dell’ambiente, ha sottolineato il comandante”l’azione preventiva è fondamentale perché quella repressiva rappresenta già un fallimento poiché connessa con un danno quasi sempre irreversibile di un bene naturale”. Ogni anno “sono centinaia gli incontri dei Carabinieri forestali, nell’ambito di progetti di educazione ambientale, presso le scuole di ogni ordine e grado” ma, ha annunciato Luzi, “tra breve verrà sottoscritto col ministero dell’Istruzione un ulteriore protocollo per rafforzare queste attività e incentivare la collaborazione inter-istituzionale”, senza dimenticare “l’organizzazione di visite presso le 150 riserve naturali e foreste demaniali gestite dal Raggruppamento carabinieri Biodiversità”. “Nelle scuole con l’Educazione civica, con il Piano RiGenerazione scuola, stiamo cercando di decostruire l’ovvio, il pensato, il visto e dare un nuovo alfabeto ecologico per rimodellare pensieri nuovi rispetto all’abitare – ha spiegato la sottosegretaria Floridia -. Questa è nuova cittadinanza: i nostri obiettivi non sono solo ambientali, ma sociali ed economici: stiamo cercando di crescere ragazzi non più solo consumatori ma custodi”. Il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo ha lanciato l’allarme contro quelle “3-4 multinazionali che lavorano cibo iperprocessato, e che si preparano a lanciare la minaccia delle minacce: il cibo sintetico. Abbiamo saputo che hanno stanziato 3,9 miliardi di dollari per la comunicazione del cibo sintetico, perché gli oligarchi non sono solo quelli di Putin – ha denunciato Gesmundo -. Vogliono cambiare la dieta universale e creare carne, formaggio e uova sintetiche con un impazzimento di cellule che non sappiamo che cosa porterà nel tempo. Alcuni ministri ci dicono che il nostro è un discorso ideologico, e lo è: dobbiamo capire che cosa significa dare in mano a questi oligarchi, dopo il big tech e big pharma, la dieta universale: che fine farà la sovranità e la libertà dei popoli?”. Il ministro Patuanelli, nel suo intervento, ha convenuto che per l’agricoltura “il primo rischio è l’omologazione, che porta alla distruzione della biodiversità”, come “parlare di salute come un percorso verso una dieta universale”, mentre “il grande rischio non complottistico ma reale è che il cibo sia sostituito dalla pillola e da un prodotto di laboratorio”. Un rischio “da scongiurare facendo sistema, formazione, informazione e facendo capire a tutti che si può produrre cibo di qualità, distintivo, eccellente, tutelando contemporaneamente l’ambiente e la biodiversità” perché “il cibo ha un legame strettissimo con la democrazia”, ha concluso. Il presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato ha segnalato che “per anni chiunque, dall’Eni in là, si proponesse di fare buchi per cercare gas naturale o petrolio, ha avuto uno sbarramento come tutela del patrimonio esistente”, mentre, in questi mesi, “anche come conseguenza della guerra in Ucraina, si è registrata una nuova spinta a essere più elastici, a consentire, dalle piattaforme in mare quanto in terra, di produrre energia o fonti di energia. Questo crea uno stress molto forte all’interno del nostro sistema anche giuridico”. Secondo la sottosegretaria alla Transizione ecologica Ilaria Fontana la sfida centrale della Transizione “è capire e far capire veramente che cosa si intende per ecosostenibilità e appuntamenti come quello che si è aperto oggi sono eventi che ci aiutano a capire quale debba essere il nostro futuro”. “La nostra è l’epoca del superamento dell’ego a favore dell’eco – ha sostenuto in un videomessaggio il ministro Guerini – il cambiamento di quella visione dell’uomo al vertice di una piramide in cui gli altri esseri sono al servizio dei suoi bisogni. Siamo dentro a un dibattito in cui al posto dell’io troviamo l’ecologia come elemento di giustizia nella relazione con il vivente”.

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