Cultura, Arte e Libri

Casa Balla: dalla casa all’universo e ritorno. L’’incredibile abitazione futurista a Roma chiude le porte ai visitatori

 

di Sara Valerio

 

Per tutto il 2022 la colorata, estrosa, creativa Casa di Giacomo Balla di via Oslavia, a Romaha ospitato centinaia di visitatori, così come nella prima metà del ‘900 aveva aperto le porte ad intellettuali e artisti del tempo.

Nel giugno del 1929, Giacomo Balla, già affermato artista nella scena futurista italiana, si trasferisce con la moglie Elisa Marcucci e le figlie Luce ed Elica al civico 39B di via Oslavia, nel quartiere romano Della Vittoria. Un appartamento anonimo e borghese, al quarto piano di una palazzina popolare. Vi entrano a malincuore ma diventerà la casa della loro vita, un universo pieno di luce, colore, forme e movimento, una vera e propria opera d’arte, un luogo di sperimentazione.

Giacomo Balla, nato a Torino nel 1871, fu uno dei massimi esponenti del Futurismo, precedentemente legato alla matrice divisionista. Dapprima ispirato da una pittura più tradizionale di stampo sociale, si legò presto all’avanguardia futurista in cui assunse un ruolo fondamentale. Uomo dal carattere eccentrico e molto sicuro di sé al punto di paragonarsi ai grandi maestri come Tiziano e Leonardo, fu un artista capace di esprimere le sue idee non solo sulla tela ma anche nel cinema, nella musica e nell’arredamento.

Venne molto apprezzato dal regime fascista che lui stesso vide come la strada che avrebbe portato l’Italia alla modernità. Verso gli anni Trenta, nonostante fosse stato uno dei promotori più appassionati del Futurismo, se ne distaccò per tornare alla pittura figurativa, che a suo dire era quella che meglio di tutte si avvicinava alla realtà. Il distacco artistico sancì anche quello politico dal fascismo, che gli procurò l’allontanamento da parte della cultura ufficiale, sino alla rivalutazione delle sue opere, che giunse solo nel dopoguerra.

Visse a via Oslavia fino alla sua morte nel 1958 e la casa divenne, in quei decenni, un laboratorio di sperimentazione fatto di pareti e porte dipinte, mobili e arredi decorati, utensili auto-costruiti, quadri e sculture, abiti disegnati e cuciti in casa e tanti altri oggetti che, insieme, hanno creato un unico e caleidoscopico progetto totale.

Casa Balla è stata un’officina, un universo costellato di forme e colori nel quale tutt’oggi si respira un’atmosfera che riflette quelle idee espresse nel manifesto sulla Ricostruzione futurista dell’universo, firmato proprio da Giacomo Balla e Fortunato Depero nel 1915.

Nell’universo balliano convivono funzionalità ed estetica creando un connubio nuovo e vitale: l’arte investe tutto e gli oggetti ideati e costruiti per l’uso quotidiano, tavolini, sedie, scaffali, cavalletti, posacenere, piatti, piastrelle, seppur poveri nei materiali, sono ricchissimi nella vena creativa e rendono l’appartamento un luogo magico di metamorfosi.

Ogni particolare cattura lo sguardo stupito dei visitatori: i lampadari del corridoio che riprendono le forme delle decorazioni sui muri, le sedie di legno della cucina, i piatti in tinta con il resto dell’ambiente, le decine di cavalletti realizzati da Balla di ogni dimensione e materiale. I tappeti coloratissimi, le poltrone personalizzate, le maniglie delle ante dei pensili. Ogni singolo elemento d’arredo si abbina agli altri formando un tutt’uno con l’appartamento.

Casa Balla, salotto intellettuale per molte personalità dell’arte e della cultura, ha chiuso le sue porte negli anni novanta con la scomparsa delle signorine Balla. Fu dichiarata “bene di interesse culturale” nel 2004, e solo nel 2021 grazie a un lungo e attento lavoro curato dal MAXXI e dalla Soprintendenza Speciale di Roma, in collaborazione con gli eredi, è stato possibile allestire l’appartamento con i lavori del Maestro e delle sue figlie e aprirlo al pubblico, restituendone l’anima di fucina creativa.

Related posts

Cultura: #Scotellaro100, a Roma omaggio in musica e parole di Ambrogio Sparagna

Redazione Ore 12

Musica: tutto esaurito per il nuovo tour teatrale di Elio E Le Storie Tese

Redazione Ore 12

Musica, incontri, lezioni e festival: la nuova stagione al Parco della Musica di Roma

Redazione Ore 12