(Red) Gli inquirenti sono sempre più convinti che la giovane ragazza pachistana Sama, sia stata uccisa ed ipotizzano anche come. Secondo una ricostruzione la giovane sarebbe stata consegnata ad uno zio che poi l’avrebbe assassinata. L’uomo, Danish Hasnain, l’avrebbe assassinata la stessa notte della scomparsa e poi si sarebbe disfatto del corpo. Tre le ipotesi sulle quali lavorano gli investigatori per avere la certezza di questo: recuperare il corpo. Il cadavere della ragazza, dopo sarebbe stato sotterrato, gettato in un pozzo o peggio ancora in una porcilaia. C’è poi il secondo video in possesso dai carabinieri. Il filmato riprende la ragazza che s’incammina con padre e madre che più tardi rientrano senza di lei nel casolare in cui abitano. Su tutto questo la pm reggiana Laura Galli, ha deciso di fissare l’incidente probatorio per ascoltare il fratello sedicenne di Saman. Che ora sta in un centro protetto nel Bolognese. E che sentito dagli investigatori avrebbe raccontato da subito che la sorella è stata uccisa. Le carte – ricostruisce il Corriere della sera- dicono che “nella notte tra il 30 e il 1° maggio ci sarebbe stata una lite ” tra Saman e i genitori. Questo perché la ragazza si “rifiutava di sposare il cugino in Pakistan” e padre e madre volevano “impedire l’allontanamento” come aveva già fatto nell’estate 2020, quando aveva raggiunto il Belgio. Lo zio Danish, difeso dall’avvocato Lalla Gherpelli, che però non ha voluto rilasciare dichiarazioni, sarebbe “l’esecutore materiale” del delitto commesso in concorso “materiale e morale” con Nazia e Shabbar Abbas”.