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Continua la strage silenziosa nei luoghi di lavoro. Tre morti in poche ore

Continua la piaga delle morti sul lavoro: sono infatti tre i decessi registrati in poche ore. A Castiglione delle Stiviere (Mantova), un coltivatore 56enne è stato travolto da un mezzo agricolo. A Fusina, nel Veneziano, un operaio di 50 anni è invece morto dopo essere precipitato da un’impalcatura. A Sora, nel Frusinate, il vento forte fa cadere un pannello: muore un 57enne. Ecco quanto accaduto in queste ore drammatiche. Un agricoltore di 56 anni deceduto nel mantovanosotto il peso del mezzo agricolo che stava guidando. La dinamica della morte, avvenuta a Castiglione delle Stiviere, non è ancora chiara. L’uomo è stato trovato senza vita dai soccorritori dell’Areu. Intervenuti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Aperta un’inchiesta.

Un altro infortunio mortale sul lavoro è accaduto alla periferia di Sora, in Ciociaria, provincia di Frosinone. Tra le cause, le forti raffiche di vento. A perdere la vita è stato un operaio che stava lavorando all’interno di un capannone dove vengono smaltiti materiali ferrosi. In base a una prima ricostruzione, una lastra di ferro si sarebbe staccata e avrebbe centrato l’uomo di 50 anni alla testa, uccidendolo sul colpo. Carabinieri e vigili del fuoco con l’Ares 118 sul posto.  Altra vittima, alla Ecoprogetto, a Venezia. L’operaio è deceduto in seguito alla caduta da una impalcatura. Secondo quanto si apprende, l’uomo lavorava per conto di una ditta terza a cui erano stati appaltate alcune opere. Inutili i tentativi di rianimarlo. Sul posto sono intervenuti subito i medici del Suem 118, i tecnici dello Spisal e la polizia. Sono in corso i rilievi per comprendere la dinamica dei fatti. In un anno, il 2021, i morti sul lavoro sono stati 1221. Più di tre al giorno. Una strage, il commento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Siamo di fronte a una strage, abbiamo una media di tre persone al giorno che muoiono sul posto di lavoro, segno che quanto prima va potenziato il sistema dei controlli”, ha commentato il leader del sindacato di Corso d’Italia. “Il tema di fondo è combattere la precarietà – ha aggiunto Landini -: la salute e la sicurezza non possono essere considerate un costo ma un investimento. Chiediamo che venga introdotto un sistema di patente a punti e una legge che affronti il tema dell’appalto e del subappalto anche nel privato e non solo nel pubblico”. E sul tema dell’alternanza scuola-lavoro, dopo la morte dello studente a Udine, Landini ha aggiunto: “A volte copre una forma mascherata di sfruttamento sul lavoro. La formazione deve diventare un diritto permanente, non solo mentre si studia”.

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