Economia e Lavoro

Covid, chi controlla il popolo degli esentati dal vaccino che ogni giorno si reca al lavoro?

Ogni giorno in Italia si recano sul posto di lavoro centinaia di persone non vaccinate. Lo fanno nel pieno delle regole perché in possesso di un apposito certificato medico di esenzione. Ma negli uffici pubblici e privati i lavoratori con il green pass a volte vedono i loro colleghi esentati dal vaccino con sospetto, specie quando quest’ultimi si dichiarano apertamente no vax.  Per questo in molti chiedono più controlli da parte delle autorità preposte per scoprire gli eventuali “furbetti dell’esenzione”. Un medico che dovesse rilasciare un certificato di esenzione falso rischierebbe la denuncia penale e la radiazione dall’Ordine. I cosiddetti “lavoratori fragili” sono coloro che non devono esibire al datore di lavoro il green pass a causa delle loro precarie condizioni cliniche.
Sono cioè i disabili gravi, gli immunodepressi, i pazienti oncologici e i soggetti sottoposti a terapie salvavita. Rientrano in questa categoria anche i lavoratori con serie allergie che hanno sviluppato reazioni gravi al vaccino (sindrome Guillain-Barré, miocardite o pericardite) e le donne in gravidanza, che possono chiedere al proprio medico un certificato temporaneo per essere esentate dalla vaccinazione. In caso di gravidanza ci si può vaccinare anche se viene consentita alle donne in stato interessante la facoltà di ottenere una certificazione di esenzione temporanea. Ricordiamo comunque che i “lavoratori fragili” non vaccinati possono accedere liberamente allo smart-working.

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