Covid

Covid Italia, Sileri: “Basta mascherine ovunque. Non servono nemmeno a scuola”

 

“Sono favorevole all’addio alle mascherine. Basta. E’ stata utile. Ma con la circolazione attuale, soprattutto quella osservata nell’ultima settimana e il calo cospicuo dei ricoverati, non serve. Basta” indossarle “ovunque, salvo nel caso in cui ci sia una recrudescenza. Lo stato attuale delle cose ce lo consente. Anche a scuola, oggi come oggi, la mascherina è inutile. Un ragazzo ha molte più chance di infettarsi fuori dalla scuola che dentro. La scuola è un posto sicuro”. Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite di ‘Un Giorno da pecora’ su Rai Radio1. “In autunno ci sarà una recrudescenza della circolazione virale con la variante più attuale, Omicron 2, o un’altra variante, ma nessuna chiusura: le restrizioni appartengono al passato”, ha sottolineato.

 

 

 

Addio green pass per entrare in Italia, il muro contro Covid-19 si abbassa

 

 

Non c’è più l’ obbligo di green pass per entrare in Italia. L’ulteriore allentamento delle misure anti-covid fa cadere la quarantena di 5 giorni per chi arriva senza certificato vaccinale o tampone negativo.

Esibire il green pass resta necessario per accedere alle strutture sanitarie, mentre già si guarda al 15 giugno, data in cui cadrà l’obbligo vaccinale per gli over 50.

Sul fronte mascherine entro due settimane il ministero deciderà se e dove mantenerne l’obbligo. L’ipotesi è che si vada verso un ulteriore allentamento delle misure, sempre più legate a scelte individuali: “Sono tutte valutazioni da compiersi e non c’è ancora nessuna decisione”, spiega il ministro della Salute, Roberto Speranza, che aggiunge: “L’alta partecipazione alla campagna anti-Covid e l’altissima protezione che ci fornisce il vaccino è il punto di forza del paese e ci fa guardare con fiducia alle prossime settimane”. Secondo il ministro, “con l’esperienza accumulata in questi anni, l’estate è sempre stato un momento più facile da gestire, per mille ragioni, compreso il maggior numero di persone che vive all’aperto”. “Però dobbiamo comunque essere preparati – mette in guardia – Tutte le decisioni e le discussioni che stiamo facendo a livello internazionale, anche con Oms, G7 e Commissione europea, ci dicono che la partita non è ancora finita”.

Intanto prosegue il lento calo della curva epidemica: nelle ultime 24 ore si registrano 66 decessi e 24.267 casi, con un tasso di positività del 10% sui 242.060 tamponi effettuati. La situazione è in costante miglioramento anche negli ospedali: secondo i dati forniti dal ministero della Salute, sono 5.121 le persone ricoverate in area medica (160 in meno rispetto a ieri), e 248 quelle in terapia intensiva (7 in meno rispetto a ieri con 25 nuovi ingressi).

Si guarda con particolare attenzione a quello che succede nell’altro emisfero per avere un’indicazione di come il virus viaggerà in Italia e in Europa dopo l’estate, quando dovrebbe arrivare il richiamo vaccinale aggiornato sulle varianti: “Valuteremo con la nostra comunità scientifica l’ipotesi di una vaccinazione generalizzata o per fasce, in autunno”, prosegue Speranza, che conclude con un appello: “Chi ha più di 80 anni, chi vive nelle Rsa e chi tra i 60 e i 79 anni ha particolari condizioni di fragilità, non aspetti, e faccia la quarta dose”.

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