Covid

Covid seconda causa di morte

Nel 2020 i decessi in Italia hanno subito un incremento del 45% e il Coronavirus, dopo il cancro ha fatto strage

A marzo-aprile 2020 i morti di residenti in Italia hanno subìto un incremento del 45%. Ci sono stati in totale 159.310 decessi, quasi 49mila casi in più rispetto alla media calcolata nello stesso periodo del quinquennio 2015-2019. Solamente una piccola parte dell’incremento è imputabile all’invecchiamento demografico: i decessi direttamente dovuti al Covid-19 sono stati 29.210 – il 60% dell’eccesso di mortalità (il 10% attribuibile a polmoniti, il 30% ad altre cause) e il 18% della mortalità del periodo – superati solo da quelli per tumore, che sono stati 29.958 (-0,3%). È quanto emerge dal rapporto Istat “Prima ondata della pandemia. Un’analisi della mortalità per causa e luogo del decesso”, pubblicato nella giornata di mercoledì. I certificati di morte con menzione di Covid-19, sia come concausa che come causa iniziale, sono stati in totale 31.939: nel 92% dei casi il Covid-19 è la causa direttamente responsabile del decesso, nel restante 8% il Covid-19 è presente, ma il decesso si è verificato per un’altra malattia. Secondo il dossier, sono stati 20.032 i decessi in più per cause diverse dal Covid-19: soprattutto polmoniti e influenza (211% l’incremento), mentre sono aumentati quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive. Sul totale dei decessi per Covid-19, circa l’85% era di individui di oltre 70 anni. Tra i 50-59enni un decesso su cinque era dovuto al Covid-19. L’incremento dei morti è differenziato per luogo di decesso: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% nelle abitazioni.

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