Covid

Covid torna a far paura con la variante Delta Plus. In Italia primi casi monitorati a fine agosto

La Gran Bretagna registra il record di contagi covid da luglio. La Germania si prepara al picco dei casi. In Russia, in un’altra giornata con oltre 1000 morti, torna il lockdown a Mosca. Il coronavirus rialza la testa in Europa, mentre Oms e Ema tengono d’occhio la variante Delta ‘plus’, l’ultima minaccia. La pandemia di Covid “si trascinerà per tutto il 2022”, prevede Bruce Aylward, esperto dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), delineando un quadro allarmante nel quale “i paesi più poveri non ricevono i vaccini di cui hanno bisogno”. L’Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando la nuova variante che presenta due mutazioni supplementari. Al momento, oltre che in Russia, sono già stati registrati casi nel Regno Unito, Stati Uniti, Danimarca, Germania e anche Italia. Riflettori accesi anche dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco. “Stiamo tutti guardando” alla situazione varianti di Sars-CoV-2 con l’inverno in arrivo, “per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando”, e “stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo posto”, al momento “in pochi casi, sulla variante Delta. Si è sentito parlare della” nuova mutazione “AY.4.2”, che è una delle ‘osservate speciali’ per esempio in Gb dove i casi in cui è stata sequenziata sono in aumento, “e dobbiamo monitorare molto da vicino”, ha detto Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Agenzia europea del farmaco Ema, rispondendo a una domanda sulla stagione invernale in arrivo durante il periodico press briefing organizzato dall’ente regolatorio Ue. La nuova variante Delta AY.4.2 “è già arrivata in Italia. A Brescia addirittura ne abbiamo visti 2 casi in una survey condotta a fine agosto, e molto probabilmente siamo stati i primi a individuarla. Ma da allora siamo a oltre 80 sequenze depositate a livello nazionale”, ha spiegato all’Adnkronos Salute Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’università di Brescia e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili.
aggiornamento pandemia Covid del 22 ottobre ore 15.03

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