Economia e Lavoro

Crisi da Covid, dall’Ue in arrivo 511 milioni di euro al trasporto ferroviario

La Commissione Europea ha dato via libera a 511 milioni di euro di aiuti decisi dall’Italia per indennizzare i fornitori di servizi commerciali di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza per i danni subiti tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020 a causa della pandemia di Covid-19 e delle misure restrittive. 

Per Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, “la concorrenza nel segmento dell’alta velocità in Italia è stata fondamentale per lo sviluppo di servizi caratterizzati da maggiori capacità, frequenze e collegamenti ed ha permesso di ottenere prezzi più bassi e migliore qualità per i consumatori”. “Questa misura di aiuto di 511 milioni di euro – continua Vestager – consentirà all’Italia di sostenere gli operatori del trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza su linee commerciali in questo periodo difficile, risarcendoli dei danni subiti a causa delle misure di emergenza adottate dall’Italia durante la prima ondata della pandemia”.

Nel frattempo annuncia Vestager ”continuiamo a collaborare con tutti gli Stati membri per garantire che le misure di sostegno nazionali possano essere attuate nel modo più rapido ed efficace possibile, in linea con le norme dell’Ue”.

Nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020, il governo italiano ha attuato una serie di misure per limitare la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2, tra cui, fino al 3 giugno 2020, un divieto generale di spostamento tra le regioni. Altre restrizioni sono rimaste in vigore anche nel mese di giugno, in particolare un sistema obbligatorio di prenotazione a posti alternati che ha ridotto del 50% i posti disponibili. Queste misure hanno “gravemente colpito” i fornitori di servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga percorrenza. 

Nel marzo-giugno 2020, il numero di passeggeri è diminuito in alcuni casi del 100% rispetto al 2019, con un conseguente calo delle entrate per i fornitori di servizi di trasporto ferroviario di passeggeri. Allo stesso tempo, gli operatori dei trasporti hanno continuato a sostenere diversi costi, in particolare le spese supplementari per rafforzare le misure sanitarie e igieniche, che hanno provocato gravi problemi di liquidità, che rischiano di far uscire gli operatori dei trasporti dal mercato. 

La Commissione ha appurato che il regime di aiuti italiano compenserà i danni direttamente connessi alla pandemia di Covid-19. Per l’esecutivo Ue la misura è proporzionata, poiché la compensazione prevista non eccede quanto necessario per risarcire il danno. La Commissione ha pertanto concluso che il regime è in linea con le norme dell’Ue in materia di aiuti di Stato.

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