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Denuncia il marito per stupro, il Pm: “Non è reato. Normale che un uomo superi le resistenze sessuali”

Una frase scritta da un pm della procura di Benevento su un caso di presunta violenza sessuale domestica ha acceso una feroce polemica. Il magistrato he chiesto l’archiviazione di una denuncia da parte di una donna verso il marito perché sarebbe normale “vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale”.

La difesa: “Attoniti per questo ragionamento della pm” – “Un ragionamento che lascia attoniti e perplessi”. Questo il pensiero dell’avvocato Michele Sarno, parlando della richiesta di archiviazione avanzata da una pm della Procura di Benevento. Anche Sarno, che ha iniziato a difendere la donna dopo la richiesta di archiviazione, alla lettura del provvedimento è rimasto perplesso. “Non sono aduso impugnare i provvedimenti – ha aggiunto – ma in questo mi è sembrato necessario”. La richiesta di archiviazione, tra l’altro, è arrivata da una pm. “Io ritengo che noi corriamo un rischio quando ci sono queste dinamiche. Quando leggo un provvedimento non mi preoccupo se sia arrivato da un uomo o da una donna. Lo leggo, lo interpreto, mi faccio una mia idea e propongo una mia idea. Adesso spetterà ad una terza persona valutare se sono giusti i nostri motivi d’impugnazione o se sia giusta la richiesta di archiviazione”. Il caso è stato scoperchiato da “Il Fatto quotidiano” ed è poi stato confermato dalla stessa procura di Benevento. Soprattutto dopo le polemiche che si sono innescate. Un pm della Procura di Benevento ha chiesto infatti l’archiviazione della denuncia di una donna per violenza da parte del marito. Agli atti c’è la sua considerazione che a volte l’uomo deve “vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nel corso di una relazione stabile e duratura, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale”. I presunti atti violenti denunciati dalla donna, si legge nelle motivazioni riportate dal quotidiano, sono ritenuti “fatti carnali che devono essere ridimensionati nella loro portata” anche perché commessi “in una fase del rapporto coniugale in cui” lei “ha messo seriamente in discussione la relazione, meditando la separazione”.

La procura: “Nessuna sottovalutazione del caso”– La Procura di Benevento, guidata da Aldo Policastro, con una nota, tiene a sottolineare che l’opposizione all’archiviazione presentata dalla donna “è all’esame dell’ufficio” che, aggiunge, “è assolutamente estraneo alla prassi e agli orientamenti di tutto l’ufficio ogni e qualsiasi sottovalutazione del seppur minimo approccio costrittivo nei rapporti interpersonali tra uomo e donna e in generale in quelli che involgano la liberta in generale e quella sessuale in particolare”. E a testimonianza di ciò si riporta l’impegno di tutto l’ufficio in tema di violenza di genere con la costituzione, fin dal 2017, e la quotidiana operatività dello Spazio ascolto per le vittime vulnerabili e di violenza di genere e del Tavolo tecnico interistituzionale che ha già varato protocolli comuni e di rete, Direttive condivise tra ben 27 enti partecipanti, corsi di formazione per operatori e polizia giudiziaria insieme alle Universita’ operanti sul territorio, momenti di confronto e di approfondimenti sulla violenza di genere con la cittadinanza e le scuole del territorio e facilitato l’adozione dei percorsi rosa negli ospedali del territori”.

Tratto da tgcom24

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