Economia e Lavoro

Digital tax, spallata italiana ai giganti del web

Il ministro delle Finanze Gualtieri la rilancia al vertice Ocse-G20 auspicando una risposta globale. “Componente cruciale per le finanze pubbliche”

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha ribadito “l’urgenza” di un accordo globale sulla tassazione, in particolare sui giganti digitali, rilevando come questo aspetto, oltre che importante per l’equità, rappresenterà anche “una componente cruciale per assicurare sostenibilità delle finanze pubbliche nella ripresa dopo la crisi pandemica”.  E nel suo intervento alla conferenza allargata di Ocse e G20 contro l’erosione della base impositiva e il dirottamento degli utili (Beps), Gualtieri ha rilevato come vi sia una generalizzata convinzione che questi temi, di portata globale, richiedano “una risposta globale”.  La pandemia di Covid “ha esacerbato le distorsioni” che già esistevano su questi aspetti, dato il quadro normativo attuale. “Le nuove regole che si discutono – ha detto – potrebbero risultare in una allocazione più equa” dei proventi della tassazione.  Inoltre, “riformare il sistema di tassazione” in questo ambito, ossia prevalentemente sulle multinazionali digitali “è cruciale per garantire un sistema più stabile e la certezza, a sua volta, cruciale per favorire gli investimenti delle imprese internazionali, che sono estremamente importanti nella ripresa dopo la crisi”. Peraltro, ha avvertito Gualtieri, che parlava anche in qualità di Paese che ha la presidenza di turno del G20, in assenza di un accordo “non ci sarà lo status quo: ogni Paese andrà per conto suo e il risultato sarà più frammentazione, assieme a un possibile aumento delle dispute sulla tassazione”.  “Un accordo globale è raggiungibile – è stato l’appello di Gualtieri – e incoraggio tutti i Paesi a completare il lavoro, in particolare sulla semplificazione”.

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