Esteri

Dopo 40 anni spiragli di pace: raggiunto accordo tra il Senegal e la milizia del Casamance

Un accordo di pace e per la cessazione delle ostilità è stato siglato dal governo del Senegal e da un’ala del Mouvement des forces démocratiques de Casamance (Mfdc), gruppo armato separatista originario dall’omonima regione meridionale, protagonista di un conflitto civile con Dakar che prosegue a bassa intensità da circa 40 anni nonostante un cessate il fuoco raggiunto nel 2014. A rendere nota l’intesa su Twitter è stato il presidente senegalese Macky Sall. Il patto è stato raggiunto grazie alla mediazione della Guinea-Bissau ed è stato siglato nel palazzo presidenziale della capitale Bissau alla presenza del capo di Stato Umaro Sissoco Embalo, che è stato ringraziato “per la sua mediazione” dall’omologo senegalese. Sall, che non ha presenziato alla firma dell’accordo, ha detto di essere “impegnato al consolidamento di una pace duratura in Casamance”. A non partecipare all’accordo è invece la cossiddetta “ala nord” del Mfdc, guidata da Salif Sadio, protagonista dell’uccisione di due soldati senegalesi e del rapimento di altri nove lo scorso gennaio. I militari di Dakar erano stati poi rilasciati anche grazie alla mediazione della Croce Rossa e della Comunità di Sant’Egidio. All’eposodio ha fatto seguito il lancio di un’offensiva militare da parte delle forze armate senegalesi che ha provocato decine di sfollati nella vicina Gambia. La Guinea-Bissau confina a nord con la Casamance ed è stata a più riprese coinvolta nel conflitto, proprio come il Gambia. Secondo fonti del governo locale, ribelli della Casamance avrebbero anche preso parte a un tentativo di colpo di Stato, poi fallito, che si è verificato lo scorso febbraio. Il Paese sarà garante dell’accordo mentre Capo Verde svolgerà il ruolo di osservatore, stando a quanto comunicato da fonti del governo guineano all’agenzia portoghese Lusa.

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