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  E’ ufficialmente cessata la grande eruzione delle Canarie. Il Cumbre Vieja si è lacato ma l’emergenza non è cessata

L’eruzione del vulcano Cumbre Vieja nell’isola di La Palma, nelle Canarie, cominciata a settembre, è stata dichiarata terminata dalle autorità. La decisione è giunta dopo dieci giorni di assenza di flusso di lava, attività sismica e significative emissioni di diossido di zolfo. L’emergenza a La Palma, però, non è finita per i danni diffusi causati dall’eruzione. L’eruzione più lunga nella storia recente dell’isola di La Palma, ed una delle più importanti degli ultimi secoli alle Canarie, è terminata dopo quasi tre mesi. Tutto è iniziato il 19 settembre scorso quando, dopo un intenso sciame sismico, si apriva una nuova bocca eruttiva nella parte settentrionale del complesso vulcanico del Cumbre Vieja. La nuova bocca si sarebbe poi trasformata in un cono vulcanico di centinaia di metri di altezza. Sono oltre 1.200 gli ettari di territorio coperti dalla lava nella parte meridionale de La Palma, e secondo un conteggio del catasto gli edifici distrutti dalla lava sono 1.576. Oltre alle case ci sono anche molte infrastrutture distrutte dalle colate laviche, e decine di chilometri di strade. Nonostante il vulcano si sia fermato, circa 7.000 persone rimangono senza casa. La Cumbre Vieja de La Palma è uno dei complessi vulcanici più attivi delle Isole Canarie: due delle ultime tre eruzioni registrate sulle isole hanno avuto luogo proprio in questa zona, quella al vulcano San Juan, nel 1949, e quella alla Tenegui’a, nel 1971

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