Roma Capitale

Estorsione anche in carcere, vittima il compagno di cella

Estorsine aggravata ed accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. Per queste accuse, a seconda delle singole posizioni, i carabinieri e la polizia penitenziaria hanno eseguito una ordinanza del gip di Latina nei confronti di due persone (una agli arresti domiciliari ed una in carcere).
Il provvedimento cautelare si basa sugli accertamenti fra il mese di agosto ed il settembre 2021 dai carabinieri di Latina e dal Nucleo Centrale della Polizia Penitenziaria di Roma che hanno operato insieme al personale della Casa circondariale di Latina.

Le indagini hanno accertato che un detenuto – R.B. classe ’66 di Latina – mentre si trovava in stato di detenzione, aveva sottoposto ad estorsione, mediante la minaccia di ripercussioni fisiche, un compagno di cella, costringendolo, ad effettuare ricariche postepay ed a consegnare denaro in contante alla moglie (arrestata in flagranza il 1 settembre scorso con 950 euro in contanti). Ai domiciliari è finita pure la sorella del carcerato. Lei era destinataria di una serie di ricariche postepay per un totale complessivo di 500 euro circa.  Il detenuto per impartire le disposizioni all’esterno, si è servito di un microtelefono cellulare completo di un caricabatterie artigianale – si spiega – che aveva illegalmente nella cella. Telefonino e il resto sono stati sequestrati il 3 settembre scorso.

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