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False fatturazioni e falsi bilanci, Juventus sotto accusa. Indagati Agnelli, Nedved e Paratici

 

Perquisizioni della Guardia di Finanza nei locali di pertinenza della Juve a Torino e Milano. Le Fiamme Gialle stanno recuperando documenti relativi alla compravendita di calciatori e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21. Il presidente Agnelli, il vicepresidente Nedved, l’ex ds Paratici e altri tre dirigenti ed ex dirigenti bianconeri dell’area finanziaria sarebbero indagati con l’ipotesi di falso in bilancio e false fatturazioni. Le plusvalenze della Juventus degli ultimi tre anni sono diventati oggetto di inchiesta per la Procura di Torino, notizia anticipata in queste ore dal Corriere della sera, che  giovedì sera ha mandato la Guardia di Finanza ad acquisire documenti nella sede del club. Perquisizione ripetuta poi venerdì presso le sedi di Torino e Milano. Gli indagati sarebbero il presidente Andrea Agnelli, il vice, Pavel Nedved, l’ex ds Fabio Paratici e altri tre dirigenti ed ex dirigenti bianconeri dell’area finanziaria. I reati ipotizzati sono falso in bilancio e false fatturazioni. Questa inchiesta fa seguito a degli accertamenti che erano stati già avviati nelle scorse settimane sia dalla Consob che dalla Covisoc che dalla Procura Federale e riguarda appunto la valutazione che si è fatta in questi tre anni su alcune transazioni di alcuni giocatori. Le operazioni su cui aveva posto l’accento la Covisoc erano 62 (di cui 42 vedevano coinvolta la Juventus) e secondo Repubblica qualche settimana fra le plusvalenze sotto esame non c’è soltanto lo scambio fra Arthur e Pijanic, ma anche lo scambio fra Juve e Marsiglia fra Tongya e Aké, due giocatori valutati 8 milioni di euro che ora giocano in C italiana e quarta serie francese (nelle seconde squadre dei club). Con le plusvalenze, secondo la Covisoc, la Juventus avrebbe avuto benefici a bilancio per circa 40 milioni di euro. Nella nota diffusa dalla Procura è stato evidenziato come che a tutela del mercato finanziario, le perquisizioni sono state avviate successivamente alla chiusura delle contrattazioni settimanali di Borsa italiana, dove il club calcistico è quotato, rende noto delle che attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita della Figc.  L’indagine, denominata ‘Prisma’ ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni.

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