Economia e Lavoro

Fassina (Leu): “Dopo l’accordo sul salario minimo bisogna far attenzione alla propaganda”

 “È una buona notizia l’accordo politico sulla proposta di Direttiva europea per il salario minimo e la promozione della contrattazione collettiva raggiunto a Bruxelles tra le rappresentanze del Parlamento europeo, il Consiglio europeo e la Commissione. Ma attenzione alla propaganda: si propone di introdurre una soglia retributiva minima, non si interviene sulle condizioni generali del lavoro, anche perché la dignità del lavoro non si dà per decreto. In Italia, un salario minimo agganciato ai minimi contrattuali definiti dalle organizzazioni di lavoratori e datori di lavoro maggiormente rappresentative è utile a migliorare i redditi della fascia al margine dell’universo del lavoro. Va quindi attuato senza attendere l’approvazione della Direttiva europea, peraltro non vincolante per gli Stati”. Così, Stefano Fassina, Deputato LeU, ad Omnibus su La7. “Ma il salario minimo non risolve il dramma del lavoro povero e delle adeguate e dignitose condizioni dell’altra dozzina di milioni di lavoratrici e lavoratori italiani– prosegue Fassina-. Tali condizioni dipendono da una pluralità di cause: innanzitutto, dal dumping sociale e fiscale alimentato dal mercato unico europeo regolato da Direttive come la Bolkestein e quella sui lavoratori dislocati. Inoltre, dipendono dal part time involontario. Infine, ma non ultimo, dalla specializzazione produttiva e dalla quantità e qualità degli investimenti delle imprese. Attenzione a non fare del salario minimo una trappola liberista per minare la sindacalizzazione e svuotare la contrattazione collettiva. È un passo nella giusta direzione. Ma soltanto un passo e va connesso ai contratti nazionali più rilevanti”, conclude Fassina.

Related posts

  Industria, Coldiretti: “Alimentare cresce in controtendenza. Pesa export di cibo a 64 mld nel 2023

Redazione Ore 12

Non solo luce e gas, s’infiammano i prezzi dei carburanti

Redazione Ore 12

L’Ufficio Parlamentare di Bilancio legge una crescita nel 2022 del 3,9%

Redazione Ore 12