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Finisce sul registro degli indagati l’ideatore delle manifestazioni No Vax di Milano

La polizia ha eseguito un decreto di perquisizione nei confronti di Gabriele Molgora, 28enne milanese, indagato per istigazione a delinquere aggravato dal mezzo telematico. Attraverso i social il ragazzo, fin dall’estate, era diventato il punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta i cortei di protesta contro il Green pass. Inoltre, ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille certificazioni intestati ad altrettante persone. La notizia è stata diffusa con una nota pubblica dalla Questura del capoluogo lombardo, spiegando che il giovane, “si è posto dalla scorsa estate, come fondamentale punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da Piazza Fontana il sabato pomeriggio”. Dall’analisi del telefono dell’uomo ideatore dei cortei la Polizia ha scoperto che l’indagato ha inviato via Telegram dei file contenenti circa mille green pass intestati ad altrettante persone. Il giovane ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile. Il 28enne, già denunciato per aver preso parte ad iniziative No green pass non preavvisate, dallo scorso settembre è stato sottoposto a daspo urbano dal questore di Milano e non ha più partecipato alle manifestazioni del sabato. Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, “la sua figura ha dal principio assunto rilievo strategico nella campagna di protesta contro le misure di contenimento della pandemia quale amministratore della chat Telegram ‘No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano’ e del gruppo Facebook ‘No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2’ a cui sono iscritti 32mila utenti”. L’attivista no vax-no green pass è inoltre indagato anche per ricettazione, insieme con altre due persone (anche loro sottoposte a perquisizione), “per aver inviato, via Telegram, file contenenti mille certificati, intestati ad altrettanti soggetti, su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l’origine”. L’uomo “ha ammesso di averli scaricati dalla rete e distribuiti gratuitamente a più utenti possibile”. Nel corso della perquisizione sono stati anche sequestrati un’accetta ed un coltello “survivor”, rinvenuti all’interno di uno zaino attrezzato con diversi kit di sopravvivenza e un tirapugni. Infine, sono stati cautelativamente ritirate dalla questura due armi, regolarmente denunciate dal giovane, titolare di licenza di porto d’armi ad uso sportivo.

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