L’aviazione israeliana ha colpito, dopo un breve preavviso . A darne notizie la radio militare israeliana. L’edificio ospita le sedi di numerosi organi d’informazione, tra questi al-Jazeera l’Associated Press e numerose altre agenzie d’informazione internazionale. Nel palazzo avevano sede anche molti uffici commerciali. Video diffusi sul web mostrano che dopo l’attacco il grattacielo al-Jala è crollato. “Siamo sconvolti e inorriditi”: così in una nota la Associated Press commenta l’attacco a Gaza City. E la Casa Bianca: “La sicurezza dei media è una responsabilità essenziale”. Versione opposta da Israele. Secondo l’esercito israeliano, nell’edificio si trovavano anche “risorse militari” usate dall’intelligence di Hamas, accusato di “nascondersi dietro” gli uffici della stampa internazionale usando gli operatori dell’informazione “come scudi umani”. “Il gruppo terrorista Hamas piazza intenzionalmente le sue risorse militari nel cuore della popolazione civile a Gaza”, si legge in una dichiarazione. In un secondo comunicato, l’Idf ha spiegato che oltre ad essere utilizzato dall’unità di ricerca e sviluppo dell’intelligence militare di Hamas, l’edificio ospitava altri uffici di Hamas e della Jihad islamica.
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