Esteri

Gibilterra, la Commissione Ue deferisce il Regno Unito alla Corte di Giustizia

La Commissione europea ha deciso oggi di deferire il Regno Unito alla Corte di giustizia dell’Ue per non aver recuperato integralmente aiuti di Stato che l’Esecutivo comunitario aveva giudicato illegali fino a circa 100 milioni di euro, concessi in esenzione fiscale per interessi passivi e royalties a Gibilterra. Il caso si riferisce a fatti verificatisi prima del recesso del Regno Unito dall’Unione europea, quando erano ancora applicabili e vincolanti per i britannici le decisioni e il diritto comunitari. Il 19 dicembre 2018, la Commissione aveva dichiarato illegali gli aiuti in questione: un regime di esenzione dall’imposta sulle società di Gibilterra per interessi passivi e royalties, applicabili rispettivamente tra il primo gennaio 2011 e il 30 giugno 2013 e tra il primo gennaio 2011 e il 31 dicembre 2013, nonché cinque accordi (“ruling”) per regimi fiscali agevolati concessi ad alcune multinazionali tra il 2011 e 2013. Di conseguenza, l’Esecutivo Ue aveva intimato alle autorità competenti di Gibilterra di recuperare dai beneficiari gli aiuti concessi, al fine di eliminare la distorsione della concorrenza che avevano determinato, entro il 23 aprile 2019, quattro mesi dopo la notifica ufficiale. Tuttavia, più di due anni dopo la decisione, le autorità di Gibilterra hanno recuperato solo una parte degli aiuti illegali: sono stati identificati quattro beneficiari soggetti all’ordine di rimborso, ma l’operazione è stata completata solo da due di loro, ed è stato recuperato meno del 20% dell’importo totale degli aiuti. Il rimborso è ancora sospeso per la multinazionale Mead Johnson Nutrition (beneficiaria di un ruling fiscale) ed è stato effettuato solo in parte dal gruppo Fossil (beneficiario del regime di aiuti illegali). I ritardi sono dovuti al fatto che le due società hanno presentato entrambe ricorsi nei tribunali nazionali contro la decisione di Bruxelles, e la prima anche alla Corte europea di Giustizia; i ricorsi per annullamento tuttavia non sospendono l’obbligo di recuperare un aiuto illegale (articolo 278 del Trattato sul funzionamento dell’Ue). La Commissione ha pertanto deciso di deferire il Regno Unito alla Corte europea di giustizia per mancata attuazione della decisione sul recupero degli aiuti (articolo 108, paragrafo 2, del Trattato sul funzionamento Ue). L’Accordo di recesso della Brexit prevede chiaramente questa possibilità (articoli 87 e 95) per quanto riguarda la non attuazione di decisioni della Commissione adottate prima del 31 dicembre 2020.

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