Roma Capitale

Gina Lollobrigida non sarà ammessa come parte civile al processo sul tentativo di vendita dei suoi beni

Gina Lollobrigida non sarà parte civile nel processo sul tentativo di vendita dei suoi beni. Il giudice monocratico della Capitale ha respinto l’istanza del difensore della grande stella del cinema di casa nostra. Sotto accusa – si ricorda – l’ex manager dell’attrice, Andrea Piazzolla, e il ristoratore Antonio Salvi.
Nel processo è parte civile, comunque, l’amministratore di sostegno dell’attrice. Al centro della vicenda circa 350 opere e preziosi di proprietà della ‘Lollo’, tra dipinti, arredi antichi e oggetti d’arte. La contestazione è di circonvenzione di incapace per aver sfruttato “lo stato di vulnerabilità” della Lollobrigida. Piazzolla è già sotto processo in un altro filone, che riguarda fatti dal 2013 al 2018. In ottobre la Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla Lollobrigida rispetto alla procedura di amministrazione di sostegno. Secondo i giudici d’appello l’attrice era “bisognosa di assistenza nel compimento degli atti di straordinaria amministrazione inerenti alla gestione del suo patrimonio e di società”.

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