(Red) Con chi andrò al ballottaggio? Lo scenario più realistico è con un candidato della destra. Non so ancora con chi ma vedremo”. Sono le parole di Roberto Gualtieri, ospite nella trasmissione de La 7 di Martedì, che poi ha però affrontato con Floris dicverse altre questioni che, se sarà Sindaco e scelto dai romani, cercherà di mettere in atto. Poi però ha affrontato anche il nodo di come si è arrivati alla sua candidatura. Io e Nicola abbiamo deciso insieme e insieme faremo grandi cose per la Capitale”. Letta mi ha chiesto di candidarmi e ci ho pensato a lungo, perché è un impegno difficile – ha spiegato Gualtieri – Poi ho deciso di farlo perché penso che possiamo vincere e cambiare Roma. Perché mi candido? E’ una sfida difficile ma appassionante. Negli anni di Bruxelles ho davvero sofferto vedendo la mia città che declinava mentre le altre grandi capitali si trasformavano. Credo che l’esperienza di Governo mi abbia insegnato che si possono ottenere risultati che all’inizio possono sembrare impossibili, come il Recovery Fund. per questo ho deciso di mettermi in gioco”. “Sulle partecipate romane comincerei con il non fare quello che è stato fatto in questi cinque anni: Ama ha cambiato sette amministratori delegati, e l’attuale non ha alcuna esperienza del settore. Bisogna scegliere le persone più capaci, tenerle per il tempo sufficiente e il Comune deve svolgere meglio la sua funzione di controllo. La Corte dei Conti ha spiegato che Atac spende tanto perché spende tanto in manutenzione, perché non ha fatto investimenti per non cambiare la flotta, perché non sono stati spesi i fondi che il Governo aveva dato. 425 milioni solo per le metropolitane. Io da ministro ero azionista di tante partecipate che, invece, sono efficienti e funzionano”.