La guerra di Putin

  Guerini a Sky Tg24: “Su Bucha pretendere chiarezza ed individuare i responsabili”

 “Quelle di Bucha sono immagini che non avremmo voluto vedere nel cuore dell’Europa”. Queste le parole del ministro degli Esteri, Lorenzo Guerini, intervistato nel corso di Live In Bari, l’evento targato Sky TG24. “Quel grado di sofferenza è paragonabile o ascrivibile a crimini di guerra”, ha aferrmato. “Penso che dobbiamo pretendere chiarezza, individuare i responsabili e fare in modo che vengano giudicati”, ha aggiunto.

“Dobbiamo continuare a lavorare, perché si realizzi un sostegno vero all’Ucraina”, ha detto poi il ministro, “come quello che stiamo già producendo, sia sul fronte delle sanzioni, sia sotto al profilo dell’aiuto concreto anche attraverso la fornitura di materiale militare. Noi come Italia insieme agli altri Paesi lo stiamo facendo”. Accanto a ciò, precisa poi Guerini, devono anche “essere sviluppate le iniziative per favorire una cessazione delle ostilità” e “avviare un negoziato sincero, trasparente e costruttivo che finora non è ancora decollato”. Guerini spiega poi che le conseguenze dell’invasione “si svilupperanno anche nei nostri Paesi”, sotto al profilo economico ed energetico. Il premier Draghi, specifica il ministro, “ha avvertito che i sacrifici che stiamo vivendo derivano da questa situazione e che ci devono spingere a fare in modo che si arrivi alla pace”. Gli strumenti di sostegno individuati per le famiglie italiane “devono essere realizzati e implementati”. Guerini ha poi parlato del Mediterraneo, nel giorno del vertice trilaterale con l’omologo turco Hulusi Akar e il segretario della Difesa britannico Ben Wallace. “Siamo tre Paesi fortemente ingaggiati dentro la crisi ucraina”, ognuno si sta sforzando perché “si vada verso un negoziato vero”. “L’attenzione è tutta giustamente concentrata sull’Ucraina, ma ci sono altre situazioni che sono potenziali minacce con le quali ci dobbiamo confrontare, tutto ciò che sta a Sud dell’Europa è un arco di instabilità con cui dobbiamo confrontarci”. Poi anche un passaggio sulle spese per la Difesa. “Da quando ho assunto l’incarico nel 2019”, spiega Guerini, “ho detto che l’Italia si sarebbe impegnata a rispettare l’impegno assunto nel 2014 e cioè di far crescere le spese della Difesa, ma ho detto anche che l’avremmo fatto in maniera graduale”. Occorre inoltre “colmare le lacune che riguardano il nostro strumento militare, innanzitutto il funzionamento della macchina militare, l’addestramento e la manutenzione”. Mentre sul concetto di Difesa europea, il ministro precisa: si tratta di “mettere insieme le capacità nazionali in ambito militare, non è un’entità astratta”.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.14

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