Covid

I colori delle Regioni cambieranno sulla base delle ospedalizzazioni

(Red) Sarà il tasso di ospedalizzazione il criterio più importante per stabilire i colori delle Regioni. Di fronte alla nuova avanzata dei contagi spinti dalla variante Delta, il ministro Roberto Speranza ha spiegato che cambieranno le modalità per decidere le restrizioni: primo indicatore sarà quello dei ricoveri e solo dopo verrà quello dell’incidenza, ma con un numero minimo di tamponi effettuati. Sardegna, Sicilia e Veneto sono le tre regioni più a rischio zona gialla secondo l’Altems. Con l’estate ormai entrata nel vivo del turismo e degli spostamenti e la voglia di ripresa, “bisogna però tenere d’occhio il risveglio silente della pandemia, che fa registrare un rialzo dei nuovi casi (13 nuovi casi ogni 100.000) e della positività (1 paziente su 33 nuovi soggetti testati) e il rischio di alcune regioni di tornare gialle. Attualmente la regione con il rischio maggiore di entrare in zona gialla è la Sardegna (0,32 su una scala da 0 a 1), seguita da Sicilia (0,31) e Veneto (0,24); al contrario la regione con il rischio inferiore di entrare in zona gialla è la Valle d’Aosta (0,04), seguita da Basilicata, provincia di Trento e Puglia a 0,08. Il rischio medio nazionale di divenire gialli è attualmente pari a 0,18”. Questi i dati indicati dall’ultimo Instant Report Covid-19 dell’Alta Scuola di Economia e Management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica. Le previsioni, si legge, “sono frutto di un nuovo indicatore che misura il rischio delle regioni di entrare in zona gialla considerando il numero di nuovi casi in un certo momento in una data regione e allo stesso tempo il numero di persone vaccinate in quella regione fino a quel momento. Questo indicatore è quindi basato su una soglia modificata dei livelli critici dell’incidenza per tener conto dell’avanzamento del piano nazionale di vaccinazione. O in altri termini pesa il numero di contagi con il numero di vaccinati, perché un numero di contagi elevato in una regione con tanti vaccinati non dovrà preoccupare troppo”.
aggiornamento pandemia Covi del 17 luglio ore 14.33

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