Roma Capitale

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza al centro dei pensieri della Regione Lazio

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza al centro di un convegno in Consiglio regionale del Lazio per celebrare la giornata dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per il presidente Marco Vincenzi “la rimozione delle disuguaglianze e il contrasto alla violenza sono le parole d’ordine che scaturiscono da questa giornata di lavori” ha spiegato Vincenzi ricordando che l’impegno che si prende oggi deve durare 365 giorni e ringraziato in conclusione i relatori e gli studenti della scuola “Tor Carbone” intervenuti in sala Mechelli. “A tutt’oggi non tutti i diritti dei minori sono garantiti”, ha detto Monica Sansoni, garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, dalla cui iniziativa è nata questa giornata. “Ma ad ogni diritto corrisponde un dovere e il nostro dovere è quello di assicurare i diritti dei minori”, a partire da partecipazione e ascolto, ha proseguito. L’idea esposta da Sansoni è quella di istituire un tavolo tecnico in cui proprio i minori siano protagonisti di studio e analisi dei fenomeni che li riguardano. “Scendere ogni giorno all’inferno” è la descrizione del lavoro del tribunale per i minori di Roma data dalla presidente Lidia Salerno, per esemplificare la varietà di abusi e mancanza di diritti che caratterizza la situazione di molti minori. A partire dal caso più banale, quello dei ragazzi vittime di separazioni problematiche, fino ai casi di veri e propri abusi e alle condizioni difficili di minori immigrati e rifugiati, il quadro complessivo è impressionante, ha aggiunto la presidente Salerno. La nuova presidente dell’assemblea capitolina, Svetlana Celli, ha tenuto a sottolineare che non sono mai abbastanza le iniziative da prendere per onorare e fare vivere la convenzione per i diritti dell’infanzia, che ha ormai 30 anni ma non è mai stata tanto attuale. Il primo pensiero di Eleonora Mattia, presidente della commissione IX del Consiglio regionale, che ha in carico le competenze in materia, è andato al ragazzo ucciso qualche giorno fa in provincia di Viterbo. Il covid ha ampliato fratture già esistenti e che hanno colpito soprattutto i giovani, ha detto ancora Mattia, che ha ricordato con orgoglio l’approvazione nel Lazio della legge 7 del 2020 sul sistema integrato di educazione e istruzione per la fascia 0-6 anni, prima in Italia. Al termine del suo intervento un ricordo anche di Willy Monteiro, ragazzo ucciso nel frusinate per aver prestato aiuto a un amico. Una piazza gli sarà dedicata, oltre a un premio per le scuole, ha concluso Mattia. Il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini ha ricordato nel suo intervento che ancora oggi in Europa ci sono bambini che muoiono di freddo, cronaca di appena qualche giorno fa, o in mare nel tentativo di raggiungere luoghi di vita più sicuri e confortevoli di quelli dai quali provengono. L’urgenza di una legge come quella sullo ius soli è forte, a suo avviso, anche e soprattutto con riferimento ai minori, che sono quantificabili in un milione, che vivono in Italia in una situazione di diritti negati. Enrico Serpieri responsabile di Save the children, ha ricordato come il problema di fondo resti la disuguaglianza, anche e soprattutto con riferimento ai minori e ai loro diritti. Anche nel nostro contesto ci sono però delle differenze sensibili nella problematicità della condizione minorile tra le varie parti della penisola. La speranza, ha concluso Serpieri, è costituita dal fatto che grazie soprattutto ai fondi strutturali e al Fse plus ci sono molti soldi a disposizione per le politiche sociali.

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