La guerra di Putin

I sabotatori di Belgorod promettono in conferenza stampa di “tornare presto” in Russia

 

I militanti delle formazioni filoucraine “Russian Volunteer Corps”  e della Legione “Libertà della Russia” che hanno partecipato all’invasione di nella regione russa di Belgorod, hanno tenuto una “conferenza stampa”, come riporta la stampa ucraina, mentre sui loro social è disponibile l’appello dei sabotatori.

Secondo i partecipanti al raid durante l’attacco alla regione di Belgorod, sarebbero morti solo 2 militanti, 10 militanti sarebbero rimasti feriti. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa, a sua volta, ha riferito della eliminazione di 70 militanti. Tuttavia, non tutti i sabotatori colpiti potrebbero far parte di queste formazioni, anzi, secondo l’intelligence russo  la maggior parte di questi potrebbe appartenere alle forze speciali delle ucraine.

I sabotatori hanno affermato che sarebbero “presto tornati” nel territorio russo per svolgere alcuni “nuovi compiti” senza tuttavia riferire quale fosse il  compito loro affidato per il raid nel distretto di Grayvoronsky nella regione di Belgorod, dimostrando implicitamente che la loro azione non aveva scopi militari ma sostanzialmente politici e tali da influire sull’opinione pubblica russa.

Il commando  ha mostrato veicolo corazzato, dicendo che era ucraino, catturato dall’esercito russo ad Artemovsk (Bakhmut) anche se Internet mostra molti scatti di attrezzature militari distrutte di produzione americana nel distretto di Grayvoronsky. Foto riportate dalla stampa internazionale che contraddicono l’esiguità delle perdite annunciata dagli esponenti del commando.

Nel frattempo per rafforzare i propri confini ormai soggetti a ripetute incursioni e bombardamenti, l’amministrazione dell’oblast ha formato  7 battaglioni di difesa territoriale di civile nella regione di Belgorod con 3.000 uomini.

La formazione dei distaccamenti di difesa territoriale civile è iniziata dal  dal novembre 2022 e  le milizie di Belgorod si stanno addestrando, tuttavia anche se dotate di uniformi e attrezzature, ma non hanno ancora ricevuto armi.  

Come ha notato il governatore Gladkov,la necessità di armare la difesa territoriale si è manifestata dopo gli eventi nel distretto di Grayvoron della regione, dove il 22 maggio era penetrato il commando. Osservando che  ce ci fossero unità armate della difesa territoriale nell’area, avrebbero potuto fornire  tutta l’assistenza possibile alle guardie di frontiera e al corpo scelto della Guardia nazionale.

La necessità di creare formazioni di difesa territoriale è oggi avvertita non solo nella regione di Belgorod, ma in tutte le regioni di confine della Federazione e non solo in quelle confinanti con l’Ucraina. Secondo l’opinione ormai diffusa in Russia, tali formazioni di civili potrebbero diventare assistenti affidabili per l’esercito regolare e le forze dell’ordine nel garantire la protezione dei confini, dell’ordine pubblico in termini di contro-sabotaggio.

 

GiElle

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