La guerra di Putin

Il Donbass resta l’obiettivo primario di Mosca. L’analisi dell’intelligence britannica

 

Nonostante le operazioni messe in atto per contenere la controffensiva ucraina nel sud del paese, “lo sforzo principale della Russia resta quasi certamente incentrato sull’operazione offensiva nel Donbass. I suoi principali assi di avanzamento nella zona sono ancora ad Avdiivka vicino alla città di Donetsk e, 60 km a nord, intorno a Bakhmut”. Lo scrive l’intelligence britannica nell’ultimo rapporto sulla situazione sul campo in Ucraina, diffuso oggi dal ministero della Difesa di Londra. “Sebbene la Russia abbia ottenuto i suoi maggiori successi in questo settore, le sue forze avanzano solo di circa 1 km alla settimana in direzione di Bakhmut”, prosegue. “L’obiettivo politico dell’operazione resta quasi certamente quello di mettere al sicuro l’intero Oblast di Donetsk, cosa che consentirebbe al Cremlino di annunciare la “liberazione” del Donbass”. “È molto probabile – si legge inoltre nel rapporto – che le forze russe abbiano ripetutamente mancato le scadenze fissate per raggiungere questo obiettivo. Secondo le autorità ucraine le forze di Mosca hanno ora l’ordine di completare questa missione entro il 15 settembre 2022. È altamente improbabile che la forza raggiunga questo obiettivo, il che complicherà ulteriormente i piani della Russia di indire referendum nelle aree occupate”. E l’Ucraina diffonde, per l’ennesima volta, il bilancio delle vittime russe nel conflitto. Secondo lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev, ammonterebbero a 49.800 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 49.800 uomini, 2.068 carri armati, 4.459 mezzi corazzati, 1.157 sistemi d’artiglieria, 294 lanciarazzi multipli, 156 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 236 aerei, 206 elicotteri, 3.286 autoveicoli, 15 unità navali e 867 droni. Va detto però, che questo bilancio di vittime e danni, non è confermato da fonti indipendenti e viene sempre contestato da Mosca, che parla, naturalmente di vittime e danni decisamente inferiori.

aggiornamento la Guarre di Putin per 15.16

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