Roma Capitale

Il Parco regionale Bracciano-Martignano celebra la grande festa mondiale delle aree umide

Il 2 Febbraio, l’Ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide rendendo noti i risultati dell’ultimo censimento di uccelli acquatici svernanti avvistati tra i laghi di Bracciano, Martignano e Monterosi. Con appositi appostamenti e attente osservazioni, il servizio Guardiaparco ha infatti censito 11.543 esemplari appartenenti a 35 specie faunistiche diverse, nonostante il complesso lacustre sabatino non sia ricompreso nella lista delle zone italiane tutelate per legge ai sensi della convenzione di Ramsar. Istituita nel 1997, la giornata ricorda l’anniversario dell’adozione della Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, firmata a Ramsar (Iran) il 2 Febbraio del 1971 proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sui valori e i benefici delle zone umide, ecosistemi di habitat tra terra e acqua fondamentali per la conservazione della biodiversità, messa a dura prova dai cambiamenti climatici e dalla pressione antropica. Il censimento tra i laghi di Bracciano, Martignano e Monterosi è stato svolto tra il 7 e l’8 gennaio di quest’anno: queste le considerazioni sulle specie più numerose e significative individuate nel complesso lacuale di origine vulcanica compreso tra le province di Roma e Viterbo. Spicca la presenza dell’airone guardabuoi, presenza in linea con i dati degli ultimi anni e concentrata soprattutto nei posatoi nelle località della Marmotta (Anguillara Sabazia) e della Spiaggia dei Gabbiani (Bracciano) e poi l’airone cenerino, sebbene sia stata osservata un’attività di costruzione dei nidi presso il sito delle Pantane (Trevignano Romano), le osservazioni di esemplari nel lago di Bracciano sono risultate solo 4, possibile una sottostima delle presenze. E ancora la canapiglia in piccoli gruppi regolarmente avvistati sulla riva Est e Sud est del lago di Bracciano, il cigno reale con un numero di esemplari avvistati in linea con quello degli anni precedenti; di certo la presenza della specie è stata originata dal rilascio da parte dell’uomo, ma la riproduzione avviene ormai in ambiente naturale. Presente anche il cormorano con 238 esemplari (263 comprendendo anche il dato del lago di Monterosi) confermate le presenze medie degli ultimi anni, che di norma hanno oscillato tra le 200 e 300 unità e il fischione ma in numero inferiore rispetto agli ultimi anni soprattutto sul lago di Martignano: i pescatori nella zona del Casale di Martignano (Campagnano di Roma) potrebbe aver disturbato gli esemplari, determinandone quindi una sottostima. 750 gli esemplari di fistione turco e costituiscono il numero più alto in assoluto registrato nell’ area naturale protetta. Significativa la presenza di oltre 100 esemplari avvistati nella zona della Marmotta (Anguillara Sabazia). Per il lago di Martignano rilevati 650 esemplari, quota sottostimata: il Fistone turco si è infatti involato più volte. E ancora la folaga, si tratta della specie più numerosa nell’area naturale protetta, in particolare nel lago di Bracciano dove rappresenta oltre il 70% della quota di uccelli acquatici svernanti; i valori del 2022 sono in linea con quelli degli ultimi anni sebbene un po’ più consistenti nel lago di Martignano e più modesti in quello di Bracciano. Qui la gran parte degli esemplari, tradizionalmente svernanti nell’area delle Pantane (Trevignano Romano), erano dislocati sul tratto tra Acquarella e Polline, probabilmente a causa del ricorrente disturbo degli uccelli in questa area. Presenze consistenti anche nella zona della Marmotta (Anguillara Sabazia). Presente il gabbiano reale a seguito della chiusura della non lontana discarica comprensoriale di Cupinoro (Bracciano) la specie risulta essere meno numerosa; censiti solo poche decine di esemplari, il gabbiano comune specie numerosa in particolare sul lago di Bracciano, rilevati oltre 500 esemplari. E poi germano reale e alzavola, sebbene i siti non offrano condizioni particolarmente favorevoli alle due specie, le loro presenze sono comunque regolari e in numerosità lieve. La forte ripresa della vegetazione ripariale sulla riva Est del lago di Bracciano ha infatti aumentato il numero delle aree favorevoli alle due specie. Ad abitare il lago di Martignano la moretta, mentre il moriglione con oltre 1.000 esemplari, valore tra i più alti registrati negli ultimi 40 anni. Le forti oscillazioni sono però un dato costante per questa specie, forse correlate all’andamento climatico delle stagioni autunnali-invernali. Il piro piro piccolo e il beccaccino sono presenti anche se difficili da censire, e ancora lo svasso maggiore, quello dal collorosso, il piccolo e il tufetto.

 

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