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In Sicilia apriranno 43 cantieri per ripulire e mettere in sicurezza fiumi e torrenti

Il dipartimento tecnico della Regione Sicilia, tramite il Genio Civile ha avviato 42 interventi per mettere in sicurezza e ripulire dai detriti fiumi, torrenti e corsi d’acqua in tutta la regione. Il piano di manutenzione straordinaria del bacino idrografico della Sicilia iniziato tre anni fa dal Presidente della Regione, Nello Musumeci, dovrebbe concludersi entro il mese di maggio.

“Dopo decenni di disinteresse, sono centinaia i fiumi e i torrenti messi in sicurezza nei primi tre anni della legislatura – ha detto il Presedente – con un investimento di oltre 50 milione di euro. Un’attività incessante per prevenire esondazioni con conseguenze in alcuni casi tragiche per la popolazione. Un ringraziamento va al Dipartimento Regionale Tecnico e agli uffici provinciali del Genio Civile per il tour de force messo in atto”. Marco Falcone, assessore alle infrastrutture aggiunge che grazie a tali sinergie si è raggiunta una buona capacità operativa che consente il recupero e il risanamento del territorio siciliano.

Questi gli interventi in corso e in via di attivazione: ad Agrigento il torrente Cavarretto (Menfi), il vallone Bellapietra e il vallone Carabollace (Sciacca), il torrente Borraitotto (Favara), il vallone Cangemi (Ribera), i valloni Rocca Rossa-Fra Paolo e contrada del Carmelo (Racalmuto); a Caltanissetta il torrente Pinzelli e il fiume Imera (Caltanissetta), il fiume Platani (Acquaviva Platani e Campofranco), il torrente Belice (Villalba), il fiume Gallodoro, il torrente Pila, il torrente Coda di Volpe, il torrente Favara, il torrente San Giuseppe e il torrente Coniglia-Acquicella (Campofranco), il torrente Valle Torta, Monacella dell’Oliva, il torrente Valle Priolo (Gela); a Catania il torrente Jungo e il torrente Cozzi-Babbotratto (Riposto), il tratto a valle della strada statale 114 (Acireale), la regia trazzera in prossimita’ del fiume Troina (Bronte), il torrente Cava e il torrente Ippolito (Scordia), il tratto di torrente via Pippo e il vallone Buonconsiglio (Ramacca); a Enna il fiume Dittaino (Assoro), il fiume Salso (Regalbuto), il torrente Calderai (Enna), il torrente Sparagogna (Catenanuova); a Palermo: il torrente Vadduneddu (Monreale); a Ragusa il vallone Pisciotta (Modica-Ragusa); a Siracusa cava Bugghiula – Sanghitello e il vallone Giastritto (Avola), il torrente Monachella e il torrente Castelluuccio (Priolo); a Trapani il fiume Belice (due interventi a Partanna e uno a Poggioreale), il fiume Lenzi (Trapani-Erice), il torrente Forgia (Buseto Palizzolo). Si tratta di interventi programmati nell’ambito del Piano di pulizia varato dal governo regionale, dopo decenni di mancata manutenzione.

La messa in sicurezza delle principali aste fluviali dell’intero bacino idrografico dell’Isola, dall’Anapo al Simeto, passando per il Belice, il Gornalunga, il Verdura fino a decine di altri corsi d’acqua minori, è stata proposta dall’Autorità di bacino, diretta da Franco Greco, e affidata agli uffici tecnici regionali. Una ulteriore fase del Piano di manutenzione fluviale sarà realizzata nelle prossime settimane in sinergia con l’Ufficio del commissario di governo contro il Dissesto idrogeologico, guidato dallo stesso Musumeci.

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