(Red) Minuti convulsi ed una telefonata di un’operatrice del 118 che avverte i Carabinieri su quanto accaduto a pochi metri dall’arrivo della funivia sul Monte Mottarone, dove una delle cabine dell’impianto si era schiantata a terra. Ecco le parole della donna al militare dell’Ara che le risponde da Verbania: “E’ caduta una cabina della funivia di Stresa, in cima al Mottarone. Stiamo mandando tutti i mezzi che riusciamo a recuperare”. Erano passate da poco le 12 di domenica 23 maggio quando l’operatrice comunica con queste parole quanto è appena accaduto. “In cima al Mottarone, non sappiamo esattamente dove. All’interno ci sono almeno sei persone, sicuramente gravissime…”. “Verbania, carabinieri”, risponde all’operatrice del 118 il militare dell’Arma. “Stiamo mandando mezzi a Stresa, non so se vi hanno detto”, aggiunge la donna, che poi si interrompe per avere informazioni più precise. Una pausa che il militare utilizza per allertare le prime pattuglie. “Vai verso Stresa, appena so altre notizie ti dico. Al momento so che è caduta una cabina della funivia ma non so dove. Un attimo che ho il 118 in linea”, aggiunge il carabiniere. L’operatrice si lascia andare soltanto a un “che casino… che casino…”, a metà della conversazione. Poi riprende la comunicazione con il militare. “La cabina è caduta in mezzo al bosco, non sappiamo esattamente dove, il collega e ancora al telefono, ora allertiamo anche il Sasp perché pare che non sia raggiungibile via terra, all’interno c’erano almeno sei persone”. E infine: “Io la devo salutare perché mi devo gestire tutta l’emergenza”. “Appena possibile mi fate sapere l’altezza?”, è la preoccupazione del carabiniere.
In una telefonata di un’operatrice del 118 ai Carabinieri i minuti successivi al disastro del Mottarone
