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INPGI, Taglio pensioni, la Macelloni davanti al Ministero del lavoro, la Protesta del Comitato Diritto Ex Fissa

“Care colleghe e cari colleghi, torniamo a scrivervi per informarvi di quanto segue. La notizia è apparsa il 28 giugno sul sito della Fnsi, ma pensiamo che ben pochi di voi ne siano al corrente. “Il destino dell’Inpgi e il futuro dell’informazione, il 30 giugno conferenza stampa davanti al ministero del Lavoro I giornalisti italiani chiedono al governo un cambio di passo e l’apertura di un confronto a tutto campo per individuare le misure necessarie per garantire il rilancio del settore, la ripresa dell’occupazione e la messa in sicurezza dell’Istituto. Ne parleranno, dalle 12, Raffaele Lorusso, Giuseppe Giulietti, Marina Macelloni e i componenti della giunta esecutiva della Fnsi.

Il destino dell’Inpgi e il futuro dell’informazione italiana. La sortita del presidente dell’Inps sul futuro della previdenza dei giornalisti italiani e l’inerzia del governo sulle maggiori criticità dell’editoria sono due facce della stessa medaglia che evidenziano la volontà di rendere l’informazione più debole e marginale.

Nonostante i proclami e gli impegni assunti, anche pubblicamente, non c’è alcuna volontà dell’esecutivo di affrontare in modo compiuto le difficoltà legate alla fase di transizione digitale, i problemi del mercato del lavoro giornalistico, dove dilaga il precariato, e le riforme necessarie per garantire la libertà e la dignità di chi fa informazione.

I giornalisti italiani chiedono al governo un cambio di passo e l’apertura di un confronto a tutto campo e senza pregiudiziali per individuare le misure necessarie per garantire il rilancio del settore, la ripresa dell’occupazione e la messa in sicurezza dell’Inpgi. L’autonomia dell’ente previdenziale dei giornalisti va salvaguardata allargando la platea a tutti coloro che sono sempre più attori protagonisti del mondo dell’informazione.

Il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e i componenti della giunta esecutiva, con la presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni, ne parleranno in una conferenza stampa in programma mercoledì 30 giugno, alle ore 12, davanti al ministero del Lavoro, in via Veneto, a Roma”.

Appare singolare che la presidente di un istituto di previdenza tenga una conferenza stampa per strada, sotto a un ministero, anziché entrarci dentro per la via maestra. Immaginatevi se la stessa cosa venisse fatta dal presidente Inps, sarebbe inaudito.

Detto questo, vi sottoponiamo – sperando sempre di farvi cosa gradita – altri due articoli. Il primo è di Paolo Mastromo, uscito su “Economia italiana” ed è un ottimo pezzo che spiega anche come non esista all’estero un Ente specifico per la previdenza dei giornalisti. Vi consigliamo vivamente di leggerlo. Questo invece è un comunicato uscito sul sito delle associazioni di stampa regionali (Fnsi). A dir la verità, conoscendo un pochino l’ambiente e i personaggi, certe accuse non ci sembrano verosimili. Ve lo sottoponiamo per par condicio.

I sussuratori, quelli che vogliono andare all’Inps, bocciati dalla maggioranza dei giornalisti italiani

Cosa prova tutto questo? Che è in atto uno scontro senza precedenti nella nostra categoria, da cui noi – come Comitato “Diritto ex fissa” – e, si spera, la maggioranza dei giornalisti, vogliamo stare fuori. A noi interessa la garanzia delle pensioni presenti e future, e il pagamento di quel vero e proprio furto perpetrato ai nostri danni che si chiama Ex fissa. Del tutto trascurata dal nostro sindacato, la Fnsi, e anche dall’Unione nazionale giornalisti pensionati. Un caro saluto. Il Comitato “Diritto ex fissa”.

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