Economia e Lavoro

Istat, Brunetta: “Italia è in boom economico”

“Nelle ultime settimane, l’Italia sta mettendo in fila una straordinaria serie di dati positivi, che ci vedono tra i migliori nel confronto con i nostri partner europei, per cui non e’ piu’ azzardato definire la situazione attuale come un boom economico. Oggi ne sono una conferma i dati Istat sulla produzione industriale, che e’ salita nel mese di luglio del +0,8% su base mensile, molto al di sopra del valore atteso dagli analisti (+0,1%), e del +7% su base annuale (cioe’ rispetto allo stesso mese dell’anno scorso), anche in questo caso molto al di sopra del valore atteso dagli analisti (+5,4%). Non solo. La nostra industria ha prodotto risultati migliori di quella francese, cresciuta del +0,3% su base mensile, e di quella spagnola, cresciuta del +3,4% su base annuale. Di questo passo la soglia del +6% di crescita del Pil per quest’anno sara’ assolutamente alla nostra portata e non e’ detto che possa anche andare oltre”.

Green pass, Brunetta sfida contrarietà maggioranza italiani: “Tessera verde è da estendere a tutti i lavoratori”

Il Green pass è una misura “geniale”. Dovrà valere, in futuro, per i lavoratori pubblici e per quelli privati.
“Bisogna aumentare agli opportunisti il costo della non vaccinazione – ha detto il membro dell’ esecutivo – aumentando il costo si riduce lo zoccolo dei non vaccinati e si riduce la circolazione del virus. Il green pass ha l’obiettivo di schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli di non influenza sulla velocità di circolazione del virus. Ci stiamo arrivando”, evidenzia il componente del governo di Mario Draghi.
Per fortuna è arrivato Draghi. E’ cambiato completamente il quadro. Noi votati al disastro e incapaci di usufruire del Next generation Ue con la nostra classe politica vediamo scendere in campo il campione dei campioni. Nessuno se ne abbia a male. Mi raccontano che nei G20 quando parlavano i G di seconda fila, i G di prima fila spegnevano, Non succedeva da tanto tempo che 19 accendessero quando parlava Draghi. Da quando non succedeva? Sono dovuto andare molto indietro. Da Ottaviano Augusto”. “Noi siamo stati sempre – spiega – una forza regionale che a volte ha avuto leader straordinari, ma sempre regionali, lo era Cavour nel bene, altri nel male pensiamo a Mussolini, lo era De Gasperi. Spesso abbiamo messo insieme la dimensione regionale con l’italianità non migliore.
Con Draghi superiamo la dimensione regionale, arriviamo in una scala globale perché la sua dimensione è globale”, conclude il ministro della Pubblica Amministrazione.

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