Roma Capitale

La Guardia di Finanza confisca beni e diponibilità finanziarie per 8 milioni di euro

I Finanzieri del Comando Provinciale Guardia di Finanza Brescia hanno eseguito, su disposizione della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Brescia, un provvedimento di confisca, anche nella forma per equivalente, di partecipazioni in società, denaro e disponibilità finanziarie, beni mobili ed immobili, tra cui proprietà di pregio sul Lago di Garda, per un valore complessivo di oltre 8,3 milioni di euro. Si è trattato dell’epilogo di una vicenda giudiziaria in relazione alla quale la Corte d’Appello di Brescia ha condannato in via definitiva tre imprenditori del settore delle costruzioni immobiliari, tutti responsabili, in concorso tra loro, di gravi reati economico-finanziari e fiscali, tra cui l’omesso versamento di I.V.A. e ritenute. Le confische, eseguite dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, hanno permesso l’ablazione definitiva della ricchezza illecita accumulata dai condannati e derivano dall’attuazione della collaborazione instaurata a seguito del recente memorandum operativo siglato, in data 25 giugno 2021, tra la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello Brescia e il Comando Regionale Lombardia della Guardia di Finanza. Intesa operativa che, in breve tempo, ha portato all’esecuzione di 9 provvedimenti di confisca definitiva, tra cui quello in rassegna. In particolare, il memorandum operativo ha l’obiettivo primario di assicurare, attraverso le esclusive e peculiari competenze del Corpo della Guardia di Finanza e le relative consolidate esperienze operative, l’individuazione dei patrimoni illecitamente detenuti che – a seguito di mirati accertamenti di natura economico finanziaria – possono costituire oggetto di provvedimenti di ablazione patrimoniale definitiva, così da escludere l’immissione nei circuiti legali dei proventi di reato e favorirne il recupero a beneficio della collettività. L’intesa operativa in questione ha determinato, attraverso l’azione sinergica tra l’Autorità Magistratuale e la Guardia di Finanza bresciana, il rafforzamento di una collaudata collaborazione volta ad individuare ed aggredire i patrimoni illeciti accumulati da soggetti condannati, che diversamente rimarrebbero nella disponibilità dei responsabili dei reati. Approccio, questo, teso a tutelare le imprese e i cittadini onesti, tramite l’esclusione dai circuiti dell’economia legale della ricchezza illecita, così da salvaguardare la libera concorrenza e il buon funzionamento del mercato.

 

Related posts

Clan Gambacurta, condanne per 370 anni di carcere

Redazione Ore 12

CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA: 7 E 8 OTTOBRE NUOVO OPEN DAY CON PRENOTAZIONE NEI MUNICIPI III, V, XI, X, XI, XV E NEI 3 CHIOSCHI EX PIT

Redazione Ore 12

CULTURA. GOTOR: RAPPORTO ACOS OTTIMO SEGNALE PER AMMINISTRAZIONE ROMA

Redazione Ore 12